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Gli Apollo Ghosts si formarono nel 2008 a Nanaimo, città canadese situata sull’isola di Vancouver. L’attuale formazione comprende Adrian Teacher (chitarra e voce), Amanda Panda (basso), Dustin Bromley (batteria) e Hasan Li (chitarra).
Dopo un lungo silenzio che durava dal 2012 (gli Apollo Ghosts si sono sciolti nel 2013) la band ha trovato nuova linfa e dal 2019 ha pubblicato tre album, l’ultimo, “Pink Tiger” giusto due anni fa, un doppio con ben 22 brani davvero interessante.
Il suono della band canadese si è molto evoluto negli anni, passando dall’indie rock sbilenco degli esordi a brani dalle chitarre jangle e dalle melodie ben strutturate di questo “Amethyst”, un EP di sette brani che ci invitano a diventare fan di questi “ eroi dell’underground di Vancouver

I sette brani si susseguono ben sostenuti dalle chitarre che aumentano d’intensità e ritmo nei ritornelli. I testi di Adrian che con Amanda Panda aveva formato il gruppo, parlano di esperienze pre-morte o gentrificazione con uno stile particolare che va dallo spoken ad una svogliata sufficienza nel cantato che ci ricorda in alcuni momenti Doug Martsch (Built To Spill) o i nevrotici percorsi atonali dell’ultimo Neil Young.
Barcamenandosi piuttosto bene tra Go-Betweens e sonorità Dunedin, gli Apollo Ghosts confermano le ottime impressioni e valutazioni ricevute per i precedenti lavori. Ci auguriamo di vederli presto anche in Europa, l’isola di Vancouver comincia ad essere troppo piccola per questa band eccellente.

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