Saul Adamczewski  è uscito dal gruppo (per ora) Lias Saoudi e il fratello Nathan Saoudi non si sono parlati per mesi a causa di incomprensioni musical – familiari. Progetti paralleli, interessi  diversi, un intero album di musica elettronica registrato e archiviato che forse mai uscirà. Le premesse per la disfatta dei  Fat White Family c’erano, invece nonostante tutto eccoli qui.

Credit: Louise Mason

“Forgiveness Is Yours” ovvero “una fottuta maratona di stranezze, disfunzioni e caos interpersonale” ha detto Lias Saoudi  nell’intervista – fiume a The Quietus (lettura consigliata, spiega molto sul presente e possibile futuro della band)  undici brani di lucida follia a suon di sghembe armonie post – punk con curiose derive proto – jazz.

La falsa partenza affidata a “The Archivist” ispirata a David Keenan messa lì appositamente per confondere le acque su quello che sono diventati, uno spoken word che sfuma nei tre abbondanti minuti dell’iper – melodica, flautata, psichedelica “John Lennon”. “Bullet Of Dignity” con i suoi sassofoni acidi,  “Polygamy Is Only For The Chief” pazzoide collage di suoni, rumori, synth, ritmi ansiogeni fanno capire che il vento è cambiato, forse definitivamente.

Sensazione confermata da “Visions Of Pain” altro brano mellifluo e insidioso, trascinante e melodico e da “Today You Become Man” rutilante spoken word dai toni molto personali. Parte “Religion For One” e Lias Saoudi fa il crooner in una ballata elegante e intimista che denuncia il narcisismo imperante, prima di due brani buoni ma ripetitivi nel tono e nel sound (“Feed The Horse” e “What’s That You Say”).

Arriviamo alla pietra del contendere, la ragione della lite fraterna Lias – Nathan: “Work”. Canzone spigolosa e adrenalinica scritta da Nathan che avrebbe voluto cantarla, dibattito proseguito per mesi fino al gelido silenzio calato tra i due, antefatto che non rovina di certo uno dei momenti migliori del disco. “You Can’t Force It” chiusura delicata, perché non tutto va sempre come deve e forzare la mano è inutile.  

Verbosi, indulgenti e fini a se stessi, i Fat White Family affidati quasi al solo  Lias Saoudi realizzano un album stranissimo e artistoide, che molti potrebbero liquidare al primo ascolto e sarebbe un peccato. “Forgiveness Is Yours” non accontenterà di certo i fan del loro periodo rabbioso e scontento ma inaugura una nuova era. Il loro canto del cigno? Mai dire mai.