Molteplicità  piatta di tutto: benvenuti a Flatlandia.
Regno segreto posto al di là  degli oggetti e delle loro rappresentazioni. Trattasi di sfumature incendiate. Solo di sfumature incendiate. Niente forma definita. Niente colore intrappolato da una linea chiusa. Tutto orizzontale e tutto indefinito. In questo momento realizzate che forse avete ancora il tempo dalla vostra parte: dentro il pozzo della vostra anima stanno quelle lancette che trasformano ogni attimo in un diamante di ghiaccio. Forma e contenuto totalmente alienante. La musica post-rock, in fondo, è la perfetta rappresentazione del nulla. Anzi, del nulla incavato. Ossia del vuoto. Parte il disco e pensate “Maledizione! Ancora Thom Yorke che mi perseguita!” e sembra proprio lui. Ma poi le cose cambiano, si dilatano, rallentano e voi seguite solo i battiti del sangue che pulsa nelle arterie. Meglio così.

Questo disco esce l’undici settembre. Io l’undici settembre vedo sempre due pali di legno piantati in mezzo a un campo, del fumo che esce dalla parte superiore e qualche farfalla che gira intorno minacciosa. Divento triste. Questo disco di certo non aiuta a far passare la tristezza ma la incanala dove deve andare con più facilità . Tutto scorre con qualche frame in più. Se ti è piaciuto l’ultimo lavoro dei Mogwai ti piacerà  anche questo: un disco più intimo, più acustico questo del duo francese Cyann And Ben, forse anche un po’ più scontato e monocorde rispetto a Mr.Beast. Più pop e meno cinismo, dato che alla lunga non sorprende più. Però indubbiamente una valida soluzione alla troppa euforia, che cerca d’invadere ogni giorno il tuo cervello tramite tutti i canali di comunicazione.
Sfumature incendiate.