Lungo questa linea le cose vanno a finire in modo strano. Imprevedibile è lo stesso concetto d’esistenza. Indomabile è la vera immagine di come ognuno dovrebbe essere. Lungo la linea su cui cammino, tutto sembra sfumare. Persino le cose meno materiali possono essere deperibili. A volte i sentimenti hanno un limite massimo di conservazione. Se vai oltre quella data ti ritrovi con la busta aperta in mano, ma il contenuto è evaporato già  da un pezzo. Cerco di rimanere in equilibrio lungo la linea tracciata dall’umidità  dell’anima. Mando avanti l’orologio di un’ora e le giornate invece che scorrere più velocemente sembrano inchiodarsi ancora di più al pavimento. Ok, fatina dei desideri, adesso fai passare questo mese in fretta per favore. Affanculo il grigio. Indice e medio della mano alzati in bella vista: un colore che voglio seppellire al più presto sotto i più feroci sentimenti. L’unico grigio di cui ho veramente nostalgia in questi giorni è quello frenetico e insonne di Londra. Sul filo del rasoio onirico su cui camminano le mie intuizioni, spesso rimango infangato dai ricordi. Macchiato ma con la voglia di sporcarmi di più. Annegato in un inferno giallo di post-it, eppure certe cose complicate vado a pescarmele indietro senza l’aiuto di nessuno. Non riesco a ricordarmi di dimenticare. Ecco l’unica cosa che scordo in continuazione. Abbiamo tutti l’inchiostro della vita stampato sulla pelle in maniera indelebile. Poi mentre cerchi di ricordare davvero chi sei arriva il folk. Ed è bello ed è inaspettato ed è come sempre parte di te. è sempre e solo te che trova.

L’unico gruppo negli ultimi sei anni, a parere del sottoscritto (e forse anche di Sachiel) e’ riuscito a mantenere un livello qualitativo eccellente di musica, per un certo tipo di sonorità , crescendo in maniera considerevole album dopo album è quello dei Page France. Il gruppo proveniente dal Maryland, capitanato da Micheal Nau ha inanellato tre album uno più bello dell’altro. Poi Nau decide di intraprendere un progetto musicale parallelo che finisce però con il coinvolgere col passare del tempo anche gli altri membri dei Page France. Ecco quindi prima una serie di EP sotto il nome di The Cotton Jones Basket Ride e infine questo “Paranoid Cocoon” sotto il nome di Cotton Jones, ma alla fine questo è un po’ il quarto lavoro in studio dei Page France. L’etichetta è sempre la Suicide Squeeze. Mettiamo subito le cose in chiaro senza possibilità  d’errore: questo è probabilmente l’album folk più bello che ascolterete quest’anno. Dopo aver ascoltato anche solo la prima traccia che apre l’album (“Up a Tree”) mi darete ragione. Le poche tracce presenti sul myspace della band non rendono minimamente giustizia a un mini capolavoro che sorpassa in accelerazione tutto quello che recentemente è uscito dalle mani della ‘famiglia’ Banhart. E a dirlo è un estimatore di vecchia data del caro Devendra. Georgeson, Cabic, Amarante, Blakeslee…stavolta non ce n’è per nessuno. Stavolta i testi scritti da Micheal Nau non parlano solo di quanto sia misericordioso il Signore o di come siano belli i campi d’erba in primavera. Tutte le tracce si rincorrono proprio nei testi che ritornano e diventano una sorta di reprise continua, con eccellenti mutazioni musicali. Le sonorità  non sono più pochi accordi scarni e a bassa fedeltà  appena percepibili: qui è tutta una psichedelia anni settanta, un sound pieno come un uovo, spesso rilassante, incalzante e sempre avvolgente. Perfetta la produzione. La voce di Whitney McGraw è semplicemente una delle cose più belle che abbia sentito negli ultimi tempi. Un disco per viaggiare e per farsi cullare sotto i raggi del sole. Finalmente qualcosa di cui valga veramente parlare, qualcosa che torna a farmi sintonizzare sulle giuste frequenze.
Capolavoro.

Adesso posso anche mettermi davvero sulla strada di nuovo e giuro che non mi serve neanche una destinazione precisa.

Cover Album

Paranoid Cocoon
[ Suicide Squeeze – 2009 ]
Similar Artist: Devendra Banhart, Vetiver, Megapuss, Little Joy
Rating:
1. Up A Tree (Went This Heart I Have)
2. Gotta Cheer Up
3. Some Strange Rain
4. Gone The Bells
5. Photo Summerlude
6. By Morning Light
7. Cotton & Velvet
8. Little Ashtray In The Sun
9. Blood Red Sentimental Blues
10. I Am The Changher