Siamo a quota quattordici. La metà  di questi, sette, a nome Bonnie ‘Prince’ Billy. E in “Beware” Will Oldham usa proprio questo moniker, oramai preferito ai vari Palace Brothers, Palace Music e al proprio nome. 13 tracce nuove di zecca, per un disco registrato sul finire del 2008 negli Engine Studios di Chicago, sotto la supervisione di Neil Strauch.

Ormai diventato personaggio di ‘semi-culto’ nella scena alternativa americana (e internazionale), Will sembra proprio non lasciarsi trasportare dall’hype che regna sia attorno a lui, sia attorno a qualunque cosa puzzi anche lontanamente di folk, e ci regala un disco che profuma d’America, che non si discosta troppo dalle sue precedenti produzioni (ma da uno come lui non ci si aspetta certamente una rivoluzione copernicana di punto in bianco) e, attraverso liriche evocative dipinge piccoli ritratti di vita vissuta da vivere nelle proprie orecchie e nel proprio cuore. E scusate se mi faccio trasportare, ma è pur sempre l’uomo che ha scritto la canzone che m’ha regalato il nick che porto qui!

Quello che è cambiato è sicuramente l’atmosfera generale che circonda un album come “Beware”, non musicalmente ma emotivamente. C’è, in un certo senso, un maggiore senso di ‘serena malinconia’ nelle composizioni di Will, decisamente lontana dai tempi di “I See A Darkness” o di “Ease Down The Road”. A livello di sonorità  ci troviamo sempre dalle parti di quel country-folk cantautoriale che ha reso famoso Bonnie ‘Prince’ Billy, stavolta impreziosito da alcune ‘comparsate’ di strumenti che potremmo definire particolari, come ad esempio lo xilofono in “You Can’t Hurt Me Now”, il flauto in “Afraid Ain’t Me” o la fisarmonica di “I Don’t Belong To Anyone”.

In “Beware” si sente molto l’esperienza che ha preso ormai la live band che accompagna Oldham in tour, grande punto di forza per il disco che è stato registrato infatti immediatamente dopo la fine dello scorso tour. Da segnalare la presenza come ospiti nel disco dell’ex Wilco Leroy Bach e di Rob Mazurek e Nicole Mitchell degli Exploding Star Orchestra.

Niente di nuovo quindi all’orizzonte: un altro bell’album di Bonnie ‘Prince’ Billy, impreziosito questa volta da arrangiamenti più sofisticati in alcune occasioni. Non saremo ai livelli di “Superwolf” o “I See A Darkness”, ma “Beware” si lascia ascoltare e vi lascerà  trasportare. E scusate se è poco.

Cover Album
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Beware [ Drag City – 2009 ]
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Similar Artist: Bob Dylan, Neil Young, Micah P.Hinson
Rating:
1. Beware Your Only Friend
2. You Can’t Hurt Me Now
3. My Life’s Wor
4. Death Final
5. Heart’s Arms
6. You Don’t Love Me
7. You Are Lost
8. I Won’t Ask Again
9. I Don’t Belong To Anyone
10. There Is Something I Have To Say
11. I Am Goodbye
12. Without Work, You Have Nothing
13. Afraid Ain’t Me

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