Il concerto degli Isis a Bologna non poteva che essere spettacolare. Pur senza scenografie, discorsi per animi deboli e plettri gettati al pubblico. Con due supporter da spaccare le orecchie (i Transitional, distruttivi come una macchina schiacciasassi col loro drone che mette a dura prova l’audio mediocre del locale, e i Dalek, duo rap con i controcoglioni, con basi potenti ed originali ed un MC inarrestabile), arrivano dopo un po’ di attesa per fracassare i timpani dei pochi fan giunti all’Estragon di Bologna per oltre un’ora di live.

La scaletta non è delle migliori, ma considerando che si tratta del tour dell’ultimo, discusso, disco “Wavering Radiant, la presenza di tanti pezzi tratti da quest’ultimo non stupisce. La sorpresa è piuttosto che brani che nel disco non rendevano particolarmente come “Ghost Key”, “Threshold of Transformation” e “20 Minutes-40 Years” suonano molto meglio live, complici un’esecuzione tecnica ed una scelta dei suoni che definire perfette è a dir poco riduttivo. Il materiale dagli album più vecchi suona ovviamente impeccabile, come su disco (anche se si sente la mancanza di capolavori come “The Beginning and the End” e “So Did We”).
Come già  citato il lavoro sul suono è assurdo, le chitarre graffiano al punto giusto, trascinate da un basso e da una batteria tecnicamente eccellenti, e dai sintetizzatori/tastiera di un Bryant Meyer quanto mai in forma. Il suono di batteria e quello del distorto di Aaron Turner spazzano via tutto quello che trovano sul loro percorso, e l’headbanging del pubblico non può che essere inarrestabile.

Gruppi come questi non sono mai abbastanza apprezzati dagli ascoltatori italiani che tendono a rimanere legati al mondo della radio e dei brani in madrelingua, ma (e parla un non-amante di questi generi ‘sperimentali’ come il post-rock e il post-metal) è impossibile, durante e dopo un set di questo livello, non rimanere colpiti ed interessati dalla bravura e dalla classe che una band come questa può portare sul palco. E dire che avevo già  visto God is An Astronaut e Mogwai.

Eccelsi.

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