Il mistero minimale dell’Uomoinmeno, artista siciliano criptico e molto racchiuso nel suo mondo a parte, torna ad aggirarsi nell’underground più underground che possa esistere, diciamo pure alle radici più attaccate ad una certa espressione naif cantautorale, una eterna fase di “canzone involucro” che si assume nell’ascolto in un’unica somministrazione, ma che basta per dare un colore, un peso ed un pizzico di valore all’arte squinternata di questo piccolo poeta cantore del fondo, piccolo grande isoscele eroe.

“Quel Filo Sottile Che Chiami Voce” ““ secondo lavoro – è un insieme di otto tracce volutamente senza un titolo, dosi di minimalismo crudo e nudo che, sull’equilibrio di fiato mostrano tutta la loro parte fragile e spartana come anche una netta sfaccettatura chambre-punk che ogni tanto viene ad attizzare la linea d’ascolto costantemente sull’introversione; immerso in un ossessivo e stravagante drama urbano, il disco è un autentico gioiellino outsider beatamente “deviante”, da ascoltare nei rari momenti che si vuole far di conto con la propria esistenzialità  e dove occorre un minuto di raccoglimento con sè stessi prima di mandare tutto al diavolo. Una chitarra scordata e una voce stropicciata, amara. come viene, fissate su un nastro spiegazzato con tutte le carte in regola per non essere in regola, quell’anarchica e bella attitudine di mettere in musica quello che si cova dentro, tutto quello che gonfia i testicoli quotidianamente e che il nostro piccolo eroe siculo trasmette in maniera disarmante, in modo più che buono.

Anche un lavoro da mettere sullo stereo e senza preoccuparsi della non titolazione dei brani, lasciarsi trasportare sulle curve dei suoi flussi “primitivi”, lasciarsi prendere per i capelli e farsi dolcemente trascinare dalle sue sconnesse poetiche, al punto di un ritorno, perdersi nella sua strada e finalmente ““ da come si legge – anche gli odori di muffa, di bidè arrugginiti, urina e lavori sottopagati prenderanno i profumi e le impareggiabili essenze di una libertà  sconfinata.

Luomoinmeno, dove la nudità  è una stupenda couture.

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Quel Filo Sottile Che Chiami Voce
[ autoprodotto – 2013]
Genere:
Rating:
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8. Alba Distrutta