Alexander Giannascoli è un songwriter di 22 anni, originario di Fishtown, quartiere simbolo della working class di Philadelphia. Nonostante la sua giovane età  e senza nessuna presunzione è giunto ormai al suo settimo album. Ma andiamo per gradi. Come tanti adolescenti, dissimula le proprie inquietudini giovanili scrivendo canzoni, rinchiuso nella sua cameretta come fosse uno studio di registrazione.

Così comincia a caricare queste sue prime composizioni su Bandcamp, sotto il nome di Alex G. Inizia a farlo dal 2010, appena diciassettenne con del pop-shit, come lui stesso lo definisce. Seguiranno altri upload e una pubblicazione importante, “DSU” per la Orchird Tapes, che gli vale apprezzamenti bipartisan di pubblico e di critica. Da fine 2014 alla scorsa primavera, questo giovane genio stacanovista si rinchiude nella sua cameretta per creare un nuovo lavoro dal titolo Beach Music, edito dalla Domino Records, che gli mette a disposizione Jacob Portrait (bassista dei Unknown Mortal Orchestra) per il missaggio dell’album. “Beach Music” diventa così un lavoro finito, dal delicato sapore lo-fi, che incuriosisce e coinvolge come in “Bug” – il primo singolo – che fa pensare a degli acusmatici Modest Mouse.

In “Salt” sembra di ascoltare Connan Mockasin, in “Thorns”, “Mud” e “Ready” un indimenticabile Elliott Smith, mentre con “In Love” si riconosce l’influenza stilistica e di spirito di Daniel Johnston. Troppi paragoni che non devono spaventare l’ascoltatore, perchè la purezza di Alex G è quella di un diamante che ha deciso di rimanere grezzo.

Photo Credit: Tonje Thilesen