Si sono dati una bella calmata i DMA’S, il terzetto australiano che nel primo album dichiarava spudoratamente un grande amore per il brit-pop anni ’90. C’era un bel fragore chitarristico in quell’album, che sprizzava vitalità , melodia e sudore da tutti i pori, cosa che invece non accade in questo secondo lavoro chiamato “For Now”. La cosa è sicuramente voluta. C’è chi parlerà  di evoluzione, di maturità  e quant’altro, per noi invece è giusto un cambio di rotta nell’approccio (che ci può stare, sia chiaro), che però non trova il giusto binario parallelo nelle melodie, non così vincenti come nell’esordio.

Non si può certo dire che siano ancora i fratelloni Gallagher il faro guida per gli australiani, che anzi, paiono guardare con più interesse a certe trame degli Stone Roses, se dobbiamo citare una band classica, ma più che altro si accodano a band anni 2000 come Kooks o Enemy, con alcune canzoncine pop piacevoli certo, ma, ci pare, dal peso specifico, a tratti, labile. In più i ritmi si sono decisamente abbassati e anche il fragore chitarristico è calato, in favore di una produzione più avvolgente, di suoni più morbidi e di qualche accenno popedelico che, tutto sommato, non dispiace e sicuramente eleva il disco da una calma piatta in agguato, che, nonostante tutto, fa capolino in alcune canzoni.

Se il lavoro precedente meritava un 8, beh, questo diciamo che arriva al suo onesto 7 (quindi promozione assoluta, sia chiaro!), ma non oltre.