Attiviamo il radar e scandagliamo in profondità  un universo musicale sommerso. Ogni settimana vi racconteremo una band o un artista “‘nascosto’ che secondo noi merita il vostro ascolto. Noi mettiamo gli strumenti, voi orecchie e voglia di scoperta, che l’esplorazione abbia inizio (e mai una fine)”…

Prendi una frontman di una bellezza luciferina come Kitty Arabella Austen, aggiungici una spalla feroce alla chitarra come Jof Tufnell e, seppur la base sia londinese, mettici un gusto rock che sa tanto di Motown anni 60 da provincia americana, tra deviazioni psichedeliche ora gotiche adesso, istintiva aggressività  sonora solo mitigata dalle giuste armonie e da aromi country/western, la potenza blues di un Iggy Pop o, con gli occhi di oggi, di un Jack White, la furia entropica, metallica, ruvida e viscerale dei Nine Inch Nails,  dagli  un nome provocatorio e che sa di  antitetico  quale quello  della Santa della Castità  che è Agnese da Roma: Lor Signori, i Saint Agnes.

Incendiari, minacciosi, quanto sensuali e cinematici, tra riff che sono spallate, testi che sono frustate e lunghe code che sanno di viaggio drogato e metafisico, i Saint Agnes sono quel gruppo che potresti immaginare in un film di Rodrà­guez a suonare in locali come il Titty Twister tra camionisti imbufaliti e provocanti ballerine, stivali da cowboy e wiskey,  o ancora fare da colonna sonora ad un Mad Max a firma George Miller.



Alcuni singoli, un CD Live, video, tante esibizioni in giro per l’Inghilterra messe a curriculum (ma anche una tappa italiana, al Blah Blah di Torino lo scorso Luglio); ed un EP “Death or Glory” uscito lo scorso Novembre che è una lettera d’intenti: l’apertura di “The Death Rides a Black Horse” ci porta subito in territori brulli, angoscianti, western, “The Death or Glory Gang” è tagliente, conturbante,  minacciosa come un serpente del deserto, “Diablo, Take Me Home” – ad oggi il pezzo di punta- un toro stoner spiritato che carica ed è pronto ad incornare, “I Feel Dangerous Around You” un duetto blues spietato, affilato, che ti lascia inerme e senza speranza.

Per il prossimo 3 Maggio è prevista l’uscita dell’album, “Welcome to Silvertown”, anticipato dall’omonimo singolo che non fa altro che confermare il ductus sonoro per cui il pubblico che li segue è sempre più numeroso, attento ed interessato.

E così, è bene fare anche noi:  teniamoli d’occhio  con le cautele del caso. Perchè se ad avvicinarsi troppo si corre il rischio di essere speronati, lasciarseli sfuggire potrebbe essere imperdonabile.