Quarto album per Lucy Rose, raffinata folk singer che ha cominciato collaborando con Bombay Bicycle Club e Manic Street Preachers prima di firmare con una major (la Sony / Columbia) e pubblicare il primo album “Like I Used To” nel 2012, diventando per un attimo l’artista preferita di MTV (molti di quei brani sono stati usati come colonna sonora di serie tv tra cui “Skins” e “Girls”). Meno fortunato il secondo disco “Work It Out” che ha portato al divorzio dalla Columbia e all’approdo all’etichetta indipendente Communion con cui Lucy Rose ha pubblicato il terzo album “Something’s Changing” dopo un avventuroso viaggio in Sudamerica suonando concerti gratuiti ospitata dai fan.

“No Words Left” dimostra che qualcosa è veramente cambiato nel mondo di Lucy Rose. Un album più raccolto e minimale rispetto al passato, quasi spartano ma incredibilmente elegante. Dopo aver sperimentato con suoni più indie la musicista inglese torna alle radici e riscopre l’amore per Sandy Denny, Neil Young e Joni Mitchell colorando il suo folk confessionale con archi, pianoforte e fiati. Dosa sapientemente le parole Lucy Rose, lascia spazio alla chitarra e a una voce sempre più calda e vibrante capace di passare dal sussurro al virtuosismo di “No Words Left – Pt. 1” e “Pt.2” senza perdere l’anima.

Sono performance di grande intensità  quelle che la Rose regala in questo quarto album, soprattutto in “The Confines Of This World”, “Save Me From Your Kindness” e “Treat Me Like A Woman” che fanno i conti con cosa vuol dire essere donna oggi tra pregiudizi, rischio di essere sottovalutate e trattate male. Un discorso che vale anche per “Nobody Comes Round Here”, tenera ballad che parla di solitudine con grande delicatezza.

Non ha mai cercato il successo Lucy Rose ma ha dimostrato di sapersi rialzare quando quel successo è sparito trovando la sua strada come artista e come donna. “Something’s Changing” era il risultato d un lungo viaggio, “No Words Left” invece è la cronaca di una ricerca interiore non meno complicata ma raccontata con classe.

Credit foto: Lucy Rose by Man Alive! Dot to Dot Festival, Manchester, 2012[CC BY 2.0] via Wikimedia Commons