Ispirata liberamente a “Gangster Calibro 9” di Colaprico, “Lo Spietato” è la storia del fascinoso gangster bonvivant Santo Russo, criminale della ‘ndrina trapiantato nella Milano del Boom.

Per raccontarne la storia, de Maria ha mescolato il poliziotesco all’italiana al gusto per pop e didascalie di Tarantino e Scorsese. Questi ultimi due vengono citati un po’ troppo scolasticamente, ma il ritmo incalzante del film e l’assenza di grosse pretese lasciano che la visione scivoli via piacevolmente.

Bene, ma non benissimo Scamarcio, che per quanto si impegni, di un Leonardo Di Caprio/ Jordan Belfort è solo l’ombra.

Bellissima invece la versione di “Malamore” di Enzo Carella realizzata da Riccardo Sinigallia per il film.