Il progetto Warmduscher, nato quasi per caso alcuni anni fa e composto da membri di Fat White Family, Insecure Men, Paranoid London, ritorna ancora una volta, a distanza di quasi due anni dal precedente “Whale City”, con il loro carico di ironia e divertimento.

Se il loro precedente osannato lavoro,   aveva interessato e entusiasmato molti, e il loro tour infiammato e divertito le platee di tutto il mondo, questo nuovo album sicuramente non delude, stessa carica di divertimento diluito in una specie di allucinato eccessivo e pazzo cabaret.

Questa attitudine all’eccesso   viene in un certo senso   confermata da quello che succede in uno dei singoli che hanno anticipato l’uscita dell’album, sto parlando di “Disco Peanuts”, un pezzo che starebbe bene in una versione sporchi e cattivi dei Tom Tom Club, sottolineato anche da un video promozionale, con un’animazione disturbante, che ci fa visitare una discoteca altrettanto inquietante, in un atteggiamento generale nel quale ironia e sarcasmo vengono sottolineati anche nel testo (…Bright lights walking, superstars/ Baby let it shine / No more talking, here it comes / Let the bottle clear your mind / Lights out Johnny, magazines /Twisted coloured spines/Thank me later, little whiskers /Cause now your ass is mine).

Il brano di apertura è “Rules the Game” con la voce narrante di Iggy Pop, un pezzo tutto sommato che si può considerare quasi un intro, mentre la successiva title track, “Tainted Lunch”, ritmo incalzante ed effetti vocali è il vero inizio del delirio .

L’album è stato prodotto da Dan   Carey, già  al lavoro con Fontaines DC e Black Midi, ma in questo caso cercare di analizzare lo stile di questo album è più difficoltoso, ritroviamo brani diversi tra loro che richiamano punk, hardcore, fino alla disco music o addirittura alla bossa nova.

Un’energia che si indirizza in maniera esplosiva e diretta quasi fregandosene dell’ascoltatore, dando un senso finale all’intero album che comunque non conduce verso la confusione ma piuttosto apre le porte di una specie di party, di quelli che finiscono male, o bene a secondo dei punti di vista.

Il Warmduscher senza alcun dubbio funzionano, ispirano rispetto perchè   il loro modus operandi che qualcuno potrebbe liquidare come  cazzeggio, in realtà  si trasforma in mistero e curiosità , ascoltando l’album non sai mai dove andranno a finire e cosa sarà  il contenuto della prossima traccia, in un insieme di sorprese punk, funk, rap ed elettroniche.

Un album in cui il divertimento sembra sempre essere il filo conduttore, e nel quale gli stessi musicisti sembrano divertirsi, come dimostrano in diversi brani quali “Midnight Dipper”, accompagnato da un video, diretto da Niall Trask, nel quale prendono in giro il Black Metal   (buon prisencolinensinainciusol a tutti), il già  citato “Disco Peanuts”, la disturbante e bella “Precious Thing”, e infine il rap di “Burner” con la partecipazione di Keith Matthew Thornton, meglio conosciuto come Kool Keith, che rappresentano sicuramente i momenti migliori dell’ album.

Indubbiamente un bel ritorno, un lavoro che diverte e continua un discorso tutto sommato originale.