I Rammstein sono una di quelle classiche band controverse che o ami o odi, senza vie di mezzo. Lo stesso vale per “Mutter”, il primo vero e proprio punto di svolta per quanto riguarda lo stile del gruppo. Con “Herzeleid” e il secondo disco “Sehnsucht” sembrava chiara la via che il gruppo avrebbe preso: un heavy metal ruvido e quasi grezzo (ma non per questo meno apprezzabile), che ha per modello Marilyn Manson e i Depeche Mode.

“Mutter”, invece, è proprio la “madre” di un nuovo genere, una rinascita e riscoperta totale di ciò che i fan dei Rammstein (nonchè del metal in generale) conoscevano fino a quel momento. Le sonorità  si elevano, diventano più epiche e melodiche, come stessero narrando le gesta di un Beowulf contemporaneo. Sappiamo bene che a chi non conosce il genere sembrerà  strano parlare di metal melodico, ma per capire basta ascoltare l’opening track di “Mutter”, “Mein Herz brennt”. Tra il testo in tedesco sussurrato e i violini che accompagnano il brano nel ritornello, è facile capire come questo brano abbia rivoluzionato la musica dei Rammstein in soli 45 minuti.

Non è poi un caso che lo stile di molti gruppi metal contemporanei siano figli di “Mutter”: basta ascoltare gli Skalmöld, gruppo islandese che, grazie al suo solenne ed epico viking metal, si è guadagnato l’apprezzamento del capo dello stato islandese Guà°ni Thorlacius Jóhannesson  (grande fan anche dei Rammstein, tra l’altro).

Tornando al disco di cui stavamo parlando inizialmente, indiscusse pezze di diamante dell’album sono la title track “Mutter” e “Sonne”, forse le tracce che più mostrano l’innovazione che i Rammstein stavano portando avanti. Il cantato, i cori, l’adrenalina dei pezzi: un disco non potrebbe essere più gotico e al contempo epico di “Mutter” ““ praticamente sublime.  Certo, non vogliamo innalzare l’album a un capolavoro; sarebbe un orrore però non riportare la sua importanza nell’evoluzione stilistica dei Rammstein, nonchè nella storia del metal stesso.

Un disco studiato, ipnotico, che scorre in una simbiosi perfetta tra growl e cantato, tra riff di chitarra e violini d’intensa drammaticità .

Pubblicazione:  2 aprile 2001
Dischi:  1
Tracce:  11
Lunghezza:  45m
Etichetta:  Motor Music, Universal
Produttore: Jacob Hellner, Rammstein

Tracklist:
1. Mein Herz brennt
2. Links 2 3 4
3. Sonne
4. Ich will
5. Feuer frei!
6. Mutter
7. Spieluhr
8. Zwitter
9. Rein raus
10. Adios
11. Nebel