Non ci dispiace affatto “Watching the others”, il nuovo singolo di Jury, cantautore bresciano al secolo Jury Magliolo (1986), già  terzo classificato a XFactor (seconda edizione) e parallelamente attivo con svariati gruppi e progetti collaterali.

A quattro anni di distanza da “Emerald Lullabies”, concept album dalle tinte acustiche e soffuse, tra folk e “baroque pop”, Jury torna con un progetto estemporaneo che rappresenta la sintesi del caleidoscopico viaggio compiuto finora e al tempo stesso apre la strada a un nuovo inizio che ha il senso dell’urgenza e la forza dell’inatteso. Cantato in inglese, magnetico e fluente al tramonto, il brano vira verso atmosfere in equilibrio fra analogico e digitale, passato, presente e futuro si fondono nell’idea di una musica pop intensa e mutante, che attinge dal soul, dal rock, dal funk e dal cantautorato più obliquo e sperimentale per proiettarsi oltreconfine, da Frank Ocean a James Blake, scivolando morbidamente in un crepuscolo di sintetizzatori, elettronica languida, beat da sogno e una linea vocale cui aggrapparsi per non perdersi nelle bizzarre geometrie della mente a fine estate.

Lasciatevi avvolgere da questa “summertime sadness“, qualcosa di agrodolce e avvolgente, di lenitivo e confortante, un misto di nostalgia e malinconia che si traduce in uno stato onirico e contemplativo: è una festa che sta per finire, è la felicità  di essere tristi.

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