Nemmeno il tempo di svegliarsi dal recente “Pearldiving” ed ecco che Robin Guthrie non solo rilancia, ma raddoppia.

Se infatti a fine anno il regalo al pubblico era stato l’EP “Riviera”, l’inizio dell’anno ci porta in dono le 4 tracce di “Springtime”: musica strumentale di gran gusto quella dell’ex Cocteau Twins che fluttua tra un educatissimo post-rock (“Kino’s Chance”) e l’ambient più etereo ed effettato (“The Faraway”, i delicati rintocchi che tracciano la strada di “Another Part of Nowhere”), il tutto a passo lento, elegante, vagamente ipnotico, sicuramente lenitivo, ma che non manca di portare con sè luce e bagliore (brilla in chiusura l’energia di “All for Nothing”).

La classe non conosce età  nè tempo, solo rappresentanti: Guthrie ne è uno di questi. Finchè avrà  voglia di creare, noi saremo qui in silenzio pronti ad ascoltare.