Primo album dell’elettrizzante trio dopo nove anni di assenza dalla scena, “Cool It Down” arriva come una meteora, per risintonizzare tutti i nostri orizzonti musicali sulla carismatica scia dei beniamini rock di NY per antonomasia: Yeah Yeah Yeahs.

“Spitting Off The Edge Of The World”, primo singolo estratto dall’album, culla le meningi in un delirio febbricitante e scoppia in petto solo sul finire, proprio come un urlo liberatorio. A rifinire ulteriormente il brano ed a rendersi complice della vocalità  di Karen O, arriva anche il brillante contributo di Perfume Genius, che arricchisce la canzone di sfumature incantate ed apocalittiche. In “Spitting Off The Edge Of The World”, O canta “Mama, what have you done?” e porge il proprio lamento su un vassoio d’argento all’assolo di chitarra di Nick Zinner e alla fluida batteria di Brian Chase.

Seguono a stretto giro una dilatatissima “Lovebomb” e “Wolf”, primo vero e proprio schiaffo in faccia che riporta i toni dell’album indietro nel tempo, ai gloriosi primi anni duemila.

“Burning” s’innalza disperata quasi sull’orlo della fine del mondo, con O che ripete il ritornello “What you gonna do when you get to the water? “, rimandandoci, inevitabilmente, all’odierno dramma della crisi climatica. Degno di nota, in questo proposito, è il fatto che una parte dei proventi della vendita dei vinili di “Cool It Down” sia stata donata per aiutare a mitigare i danni climatici causati dalle precedenti generazioni.

“Blacktop”, invece, è la goccia che non smette di scorrere nel mezzo della notte e che, inesorabilmente, impedisce di dormire. Infine, “Mars” accompagna il disco verso l’epilogo con una ninna nanna sussurrata e poetica: “I watched my favourite show tonight / The dance the light does / On the sea’s ever shifting surface “…

Con “Cool It Down”, l’elettroshock tipico della musicalità  degli YYYs si stempera, le corde divengono più pacate e lunari, pur mantenendo sporadici picchi ruvidi e voraci. Una cosa, però, resta immutabile anche in quest’ultimo disco: il magnetismo di Karen O, Nick Zinner e Bian Chase si fa trovare sempre pronto e non ha paura di sfidare il tempo o i confini del mondo.