Di recente Morrissey aveva firmato con la Capitol Records, che avrebbe dovuto pubblicare il nuovo album, il seguito di “I Am A Dog On A Chain” del 2020, ovvero “Bonfire Of Teenagers”.

Tuttavia, in un post pubblicato in questi giorni sul sito ufficiale di Morrissey, è stato annunciato che il cantante si è “volontariamente separato dal management di Maverick/Quest” e si è anche “volontariamente ritirato da qualsiasi associazione con Capitol Records (Los Angeles)“. Il post era intitolato: “Roll on 2023”.

Mentre non è chiaro se la Capitol continuerà  ad andare avanti con la pubblicazione di “Bonfire Of Teenagers”, pare che anche uno dei suoi collaboratori più di grido abbia chiesto di essere rimosso dal disco. In un altro post condiviso infatti si legge: “Miley Cyrus vuole essere rimossa dalla canzone ‘I Am Veronica’ per la quale si era offerta volontaria per i cori quasi due anni fa. Questo arriva proprio nel momento in cui Morrissey si è dissociato dalla Capitol Records (Los Angeles), che controlla l’album ancora inedito ‘Bonfire of Teenagers‘”.

Cyrus era uno dei grandi nomi che avrebbe dovuto partecipare all’album, insieme a Chad Smith e Flea dei Red Hot Chili Peppers e Iggy Pop. Il disco è stato prodotto da Andrew Watt (Post Malone, Ozzy Osbourne, Justin Bieber).

I problemi tra Morrissey e la Capitol Records erano già  stati accennati a novembre, quando il sito del cantante aveva fornito un aggiornamento sull’album inedito. L’uscita era inizialmente prevista per il febbraio 2023, ma un post sul sito web spiegava che: “‘Bonfire of Teenagers’ non è più previsto per l’uscita a febbraio, come dichiarato da questo sito. Il suo destino è esclusivamente nelle mani della Capitol Records (Los Angeles)“.

Morrissey ha già  definito il disco “il miglior album della sua vita” e diverse canzoni sono state presentate in anteprima durante i suoi concerti di quest’anno, tra cui proprio la canzone “I Am Veronica” che vedeva la partecipazione della Cyrus.

Credit Foto: Charlie Llewellin from Austin, USA, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons