Il quarto LP dei Lanterns On The Lake, “Spook The Herd“, era uscito a febbraio 2020, proprio all’inizio della pandemia, ma ora è arrivato questo nuovo lavoro, mixato dal chitarrista Paul Gregory nella sua camera e pubblicato da Bella Union, come tutti i loro precedenti.

Credit: Rob Irish

Le nove canzoni di “Versions Of Us” sono meditazioni esistenziali che esaminano le possibilità della vita, affrontando la mano che ci è stata data e la domanda se possiamo cambiare il nostro destino individuale e collettivo.

In realtà c’è una versione originale di questi brani, ma la band di Newcastle-Upon-Tyne ha dovuto fermarsi per problemi personali (con il batterista originale Ol Ketteringham che ha abbandonato il gruppo) e quasi un anno di lavoro è stato scartato: incredibilmente Philip Selway dei Radiohead si è unito alle sessioni, lavorando con la batteria e le percussioni e il suo aiuto ha permesso ai Lanterns On The Lake di costruire ciò che possiamo sentire ora.

Ad aprire ci pensa “The Likes Of Us” ed è subito emotività a livelli indescrivibili: la voce della frontwoman Hazel Wilde sa toccare il cuore a ogni singola nota, la potenza delle chitarre disegna terreni post-rock ricchi di sensibilità a cui il violino di Angela Chan aggiunge ulteriore qualità e sensazioni forti, mentre il drumming dell’esperto Selway sa perfettamente come colpire in maniera incisiva. Il risultato è semplicemente fantastico e unico.

La batteria di Phil ha un non so che di jazzy in “Vatican”, mentre la sei corde di Paul emette riff dal sapore blues, ma non mancano nemmeno dolci melodie, un mrobido tocco di synth, che aggiunge leggerezza, e ovviamente la passione.

“Thumb Of War” secondo noi non è stato messo a caso al centro del disco: l’impeto degli splendidi vocals della Wilde la spinge a superare l’atmosfera del brano creata da una strumentazione cupa, quando ricca, intensa e in continua crescita e ancora una volta l’emotività diventa davvero un fattore fondamentale nell’economia della musica dei Lanterns On The Lake.

Un rara intensità caratterizza anche “Rich Girls”, uno dei pezzi più belli del disco, dove Selway mette in mostra ancora una volta – come se ce ne fosse bisogno – la qualità delle sue percussioni, aggiungendo ulteriore energia agli splendidi panorami sonori creati dalle due chitarre e dal violino della Chan.

C’è poco da dire: i Lanterns On The Lake riescono a stupirci e a emozionarci con ogni nuova release. Sarà la voce di Hazel, saranno le loro melodie o il loro sound, ma ogni ascolto è un colpo al cuore.