Credit: Lina Gaißer

I Beirut di Zach Condon tornano con il nuovo album “Hadsel”, disponibile dal 10 Novembre la prima raccolta di inediti in 4 anni dopo la compilation di ep, singoli e b-side “Artifacts” del 2022 e dell’ultimo vero e proprio disco del collettivo “Gallipoli” uscito all’inizio del 2019.

I 12 brani del nuovo lavoro sono stati scritti, registrati e prodotti da Zach Condon stesso, ispirato dalla sua permanenza sull’isola di Hadsel nel nord della Norvegia e dal suono di antichi organi da chiesa.

Il primo estratto in ascolto è “So Many Plans”:

“Hadsel” è una collezione di canzoni che trovano calore e conforto nell’oscurità più estrema, dai gravi dubbi su se stesso che hanno portato alla creazione del disco, alle condizioni artiche che hanno mantenuto Zach Condon ispirato durante la sua permanenza sull’isola di Hadsel nell’estremo nord norvegese. Il disco è stato composto e registrato dopo i problemi alla gola che hanno costretto il musicista a spostare le session del nuovo album in seguito al tour di “Gallipoli” nel 2019. Zach al tempo non era sicuro sarebbe stato in grado di suonare ancora dal vivo, decidendo quindi di ritirarsi sulla fredda e sperduta isola di Hadsel.

Sulla piccola isola Condon ha incotrato un collezionista e appassionato di organi di nome Oddvar, che gli ha dato accesso alla locale Hadselkirke. Risalente agli inizi del 1800, la struttura ottagonale in legno ospitava il primo organo da chiesa che Condon abbia mai suonato e su cui ha iniziato a costruire le basi del nuovo album.

Il disco è stato interamente scritto, suonato e registrato da Zach Condon e riporta i Beirut alle radici solitarie degli esordi, esplorando nuovi suoni e ambientazioni.

L’autore americano afferma:

Durante la mia permanenza sull’isola di Hadsel ho lavorato duramente sulla musica, perso in trance e inciampando ciecamente nel collasso mentale che avevo messo da parte fin da quando ero adolescente. È arrivato e ha suonato come un campanello. Sono rimasto agonizzante per molte cose passate e presenti mentre la bellezza della natura, l’aurora boreale e le terribili tempeste facevano uno spettacolo fantastico intorno a me. Le poche ore di luce avrebbero esposto l’insondabile bellezza delle montagne e dei fiordi e i crepuscoli lunghi ore mi avrebbero riempito di sommessa eccitazione. Mi piace credere che questo scenario sia in qualche modo presente nella musica.

“Hadsel” tracklist:

  1. Hadsel
  2. Arctic Forest
  3. Baion
  4. So Many Plans
  5. Melbu
  6. Stokmarknes
  7. Island Life
  8. Spillhaugen
  9. January 18th
  10. Süddeutsches Ton-Bild-Studio
  11. The Tern
  12. Regulatory