Axl Rose non è mai stato un tipo semplice. Ed i Guns N’ Roses di inizio Anni Novanta rappresentano l’esatto opposto di quella band che si era imposta nel mainstream musicale attraverso gli inni “sleaze metal” di “Appetite For Destruction”. Quando “The Spaghetti Incident?” viene pubblicato – il 23 novembre del 1993 – i Guns non sono più quei ragazzacci spregiudicati di qualche tempo prima. Nell’autunno del 1991, infatti, Izzy Stradlin aveva salutato la compagnia per le note divergenze con Rose. Steven Adler, invece, era stato allontanato dalla band a causa dei suoi problemi con la droga. Gli “spaghetti” del titolo, tra l’altro, sono stati ispirati proprio dalle vicende di Adler con gli stupefacenti.

Sì. Perché l’ex drummer dei Guns N’ Roses era solito chiamare con un nome in codice le sostanze da lui assunte in quel periodo. Ed uno degli appellativi più in voga – stando, almeno, alle parole di Duff McKagan – era proprio “spaghetti”. Così, quando l’avvocato di Adler chiese a Slash e compagni dei lumi in merito al “licenziamento” del suo assistito, menzionando il famigerato “incidente” degli spaghetti, ai Guns parve cosa buona e giusta intitolare in quel modo (sarcastico) il loro nuovo disco.

Detto questo, “The Spaghetti Incident?” è sì una raccolta di cover (per lo più di pezzi hard rock dei 70s), ma si tratta di brani in cui – anche al netto di qualche episodio non riuscitissimo – si sente ancora forte l’impronta del mood primordiale della formazione californiana. Lo stesso Izzy Stradlin aveva partecipato alla registrazione di alcune tracce presenti nel disco durante la registrazione dei due “Use Your Illusion”. Il primo singolo estratto, “Ain’t It Fun”, vede il (bel) featuring di Michael Monroe degli Hanoi Rocks.

Inutile girarci intorno, quello di “The Spaghetti Incident?” è un Axl Rose in preda alle proprie manie glam. Come si evince chiaramente dal pezzo che apre le danze, “Since I Don’t Have You”. Il vecchio Duff McKagan – bassista e “saggio” del gruppo –, invece, veste i panni del vocalist principale in ben tre canzoni del lotto. E più esattamente in “You Can’t Put Your Arms Around A Memory”, “Attitude” e “New Rose”. È un album corale, “The Spaghetti Incident?”. Pur senza esserlo davvero. Già. Perché il 1993 rappresenterà il vero punto di non ritorno per una band che era sull’orlo di una crisi di nervi. Completamente a pezzi dopo i mega successi degli esordi.

Alla fine degli Anni Ottanta i Guns N’ Roses avevano rivoluzionato la scena hard-rock mondiale con la semplicità dei loro brani ed allo stesso tempo, spingendosi oltre i territori già battuti da altre band. I Guns del ‘93, invece, appaiono quasi appagati. Imborghesiti. Di certo, meno istintivi rispetto ai loro inizi. E, col senno di poi, coverizzare vecchie tracce del passato appare più come un rifugio di comodo che come l’ennesimo capitolo di una storia gloriosa.

Va anche detto, ad onor del vero, che il tempo ha “musicalmente” reso giustizia ad un lavoro che non brillerà in quanto ad originalità, ma che si pone, comunque, fra le opere più dignitose dell’ultimo trentennio. Del resto, quando trent’anni fa esatti veniva pubblicato “The Spaghetti Incident?”, Axl Rose aveva già bussato alle porte del paradiso. E l’inferno paranoico della lunga gestazione della “democrazia cinese” era ancora un futuro lontano.  Molto lontano.

Pubblicazione: 23 Novembre 1993
Durata: 46:03
Dischi: 1
Tracce: 13
Genere: glam-rock, hard-rock, punk-rock
Etichetta: Geffen
Produttori: Mike Clink, Guns N’ Roses, Duff McKagan, Jim Mitchell

Tracklist:

  1. Since I Don’t Have You (The Skyliners)
  2. New Rose (The Damned)
  3. Down On The Farm (The U.K. Subs)
  4. Human Being (The New York Dolls)
  5. Raw Power (The Stooges)
  6. Ain’t It Fun (The Dead Boys)
  7. Buick Makane (T-Rex)
  8. Hair Of The Dog (Nazareth)
  9. Attitude (The Misfits)
  10. Black Leather (Sex Pistols)
  11. You Can’t Put Your Arms Around A Memory (Johnny Thunders)
  12. I Don’t Care About You (Fear)
  13. Look At Your Game Girl (Charles Manson)