“Armed Forces” secondo disco registrato da Elvis Costello con i The Attractions è uno dei più audaci della prima fase di carriera del musicista inglese.  Pubblicato un anno dopo “This Year Model” e subito prima di “Get Happy!!” con copertina artistica curata da Barney Bubbles, vede Nick Lowe ancora una volta nelle vesti di produttore ma le analogie con il passato potrebbero tranquillamente fermarsi qui.

Quaranta minuti dal sound melodico ma sempre spigoloso, al passo con i tempi in un periodo in cui new wave e post punk guadagnavano sempre maggior terreno. Steve Nieve, Bruce Thomas e Pete Thomas sono maggiormente coinvolti negli arrangiamenti grazie alla sensibilità di Lowe, abile come pochi altri a creare armonie eleganti e immediate, ma l’ultima parola spettava sempre al ventiquattrenne Costello.

Critica al sistema e rivendicazioni politiche – quelle portate avanti in “Senior Service”, “Oliver’s Army”, “Goon Squad”- marciano di pari passo con brani decisamente più personali (“Party Girl” o “Chemistry Class” ad esempio). Temi ben amalgamati da un sound accattivante nel funk bianco di “Moods for Moderns”, trascinante e volitivo.

Declan Patrick MacManus scopriva in questi tredici brani  un sarcasmo sottile e affilato evidente in “Big Boys” e “Green Shirt”, senza dimenticare la desolata Gran Bretagna descritta in “Sunday’s Best”. L’amore nel mondo dell’Elvis Costello di questo periodo era sempre un’arma a doppio taglio, come dimostrano “Busy Bodies” e soprattutto “Two Little Hitlers” in pieno stile kitchen sink drama tra litigi, ripicche, mostruose cattiverie.

Un album che avrebbe dovuto chiamarsi “Emotional Fascism” in equilibrio tra dittature sentimentali e di stato eppure musicalmente gioioso, la cover di “(What’s So Funny ‘Bout) Peace, Love, and Understanding” inserita nella versione americana al posto di “Sunday’s Best” a chiudere gli anni settanta con grintosa e amara disillusione.

Il tour di supporto di “Armed Forces” – chiamato “Armed Funk” –  ha messo a dura prova la pazienza dei musicisti, soprattutto le famigerate date statunitensi tra febbraio e aprile concluse in polemica tra aspre critiche alle performance sul palco e il noto scontro tra Costello e Stephen Stills che ha portato a ripetuti boicottaggi in grado di compromettere per qualche tempo la carriera di MacManus oltreoceano. Ombre ormai dimenticate, il tempo è stato galantuomo con un album che ancora oggi sa parlare al presente.

Elvis Costello & The Attractions – Armed Forces
Data di pubblicazione: 5 gennaio 1979
Registrato: agosto – settembre 1978, Eden (Londra)
Tracce: 12 +1
Lunghezza: 40: 05
Etichetta: Radar Records, Columbia
Produttori: Nick Lowe

  1. Accidents Will Happen
  2. Senior Service
  3. Oliver’s Army
  4. Big Boys
  5. Green Shirt
  6. Party Girl
  7. Goon Squad
  8. Busy Bodies
  9. Sunday’s Best
  10. Moods for Moderns
  11. Chemistry Class
  12. Two Little Hitlers
  13. (What’s So Funny ‘Bout) Peace, Love, and Understanding