Piaciuto, ma.

Molto bella la fotografia di una costa atlantica spettrale. Molto riuscita la caratterizzazione di tutti i membri di questa famiglia americana depressa, disfunzionale e “diversamente black” – merito anche del casting superbo. Diversamente perchè sono tutti abbastanza agiati, sono colti, hanno lavori importanti, sono quindi lontani dallo stereotipo dell’afroamericano medio, dalla narrazione volta a suscitare compassione che tanto piace ai bianchi e ai loro media.

Questa narrazione, ancor più se sfruttata dagli stessi neri, è per il professore di letteratura e scrittore Thelonius una vera e propria ossessione. La situazione è destinata a espoldere quando, per gioco e frustrazione, lui stesso scriverà un romanzo “true black” che farà sfracelli commerciali.

Ecco, si ride, alcune gag sono esilaranti, ma si rimane anche molto in superfice. Insomma, si poteva affondare il coltello molto più a fondo e rigirarlo per benino.

Anche il finale aperto, arrendevole e dichiaratamente ambiguo non lascia il segno come vorrebbe.