Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto

KIM GORDON – “The Collective”
[Matador]
alternative-rock, noise

In questo secondo lavoro solista, il debutto “No Home Record” usciva nel 2019, Kim Gordon ci catapulta in un paesaggio sonoro oscuro e agitato, nel quale si riflette sul ruolo perduto della “mascolinità tradizionale” e sul ruolo del capitalismo nella sua scomparsa.

BLEACHERS – “Bleachers”
[Dirty Hit]
pop-rock

Nell’omonimo nuovo disco il suono dei Bleachers è ricco di profondità e si presenta in un technicolor luminoso e soul. L’album è il punto di vista del frontman Antonoff sulle bizzarre contraddizioni sensoriali della vita moderna, sulla sua posizione nella cultura e sulle cose a cui tiene. Dal punto di vista sonoro, è triste, gioioso, è musica per guidare in autostrada, per piangere e per ballare ai matrimoni. C’è qualcosa di rassicurante, tangibile e concreto nel suo sentimento: esistere in tempi folli, ma ricordare ciò che conta.

MOOR MOTHER – “The Great Bailout”
[Anti-]
post hip-hop

Nono album in studio per la poetessa, attivista e musicista di Philadelphia Camae Ayewa nota come Moor Mother. Questo “The Great Bailout”, che segue di 2 anni il precedente “Jazz Codes” (2022), ha come argomento centrale la storia e gli efetti del colonialismo britannico. L’artista dichiara:

Lo spostamento e i suoi effetti non vengono discussi abbastanza. Il disturbo da stress post-traumatico dovuto allo sfollamento dovrebbe essere al centro dell’attenzione e, poiché abbiamo l’opportunità di conoscere cose che accadono nel mondo, abbiamo anche l’opportunità di conoscere noi stessi. Abbiamo attraversato così tanti diversi atti di violenza sistematica.

NORAH JONES – “Visions”
[Blue Note Records]
songwriting, piano

“Visions” è il nono album in studio di Norah Jones, un disco che le note stampa definiscono vibrante e gioioso con 12 canzoni nella quali la nove volte vincitrice del Grammy Award canta la sua sensazione di libertà, di ballare, di fare le cose per bene e di accettare ciò che la vita porta con sé. È lo yang rispetto all’yin di “Pick Me Up Off The Floor”, l’ultimo album di canzoni originali di Norah Jones, pubblicato all’inizio della pandemia del 2020 e che preannunciava molte delle emozioni cupe di quel periodo.

JUDAS PRIEST – “Invincible Shield”
[Columbia]
metal

Annunciato a sorpresa il 7 ottobre scorso sul palco del PowerTrip Festival davanti a 200.000 fan e anticipato dal singolo “Panic Attack” uscito venerdì 13 ottobre, il nuovo e atteso album di inediti della band icona mondiale dell’Heavy Metal e che gli amanti del genere potranno godersi il prossimo 6 aprile al Mediolanum Forum di Milano.

MARLENE KUNTZ – “Catartica (ristampa)”
[Universal]
indie-rock

Esce oggi in vari formati la ristampa del primo, storico, album dei Marlene Kuntz. “Catartica” è stato il manifesto musicale della band che ha messo subito le cose in chiaro. La raffinata poetica di Godano ferisce tutti, subito: termini inusuali, una narrazione molto verbosa e fascinosamente poetica ricca di immagini fantasiose e liriche antisociali che hanno dato vita a frasi indelebili, diventate cult. Un linguaggio crudo e diretto, insomma, che descrive, senza mai banalizzare, il vivere moderno di allora, ma che risulta tremendamente attuale. La band è pronta a celebrarlo con un tour in cui lo proporrà integralmente.

LOREENA MCKENNITT – “The Road Back Home”
[Quinlan Road]
folk

Registrato nell’estate del 2023, durante le esibizioni in quattro festival folk nel sud dell’Ontario, è un vero e proprio ritorno alle sue radici, un viaggio musicale dove tutto è cominciato. “The Road Back Home” è un omaggio a quelli che sembravano essere tempi più semplici, un piccolo mondo dove trovare conforto e familiarità, come un ritorno a casa.

BOLIS PUPUL – “Letter to Yu”
[Deewee]
dance, pop, elettronica

Già protagonista dell’ottimo duo dance-pop Charlotte Adigéry & Bolis Pupul Bolis rende omaggio alle sue radici di Hong Kong con questo nuovo disco solista:

È stato un lungo viaggio iniziato nel 2018 quando sono andato a Hong Kong per la prima volta. Anche se non ero mai stato a Hong Kong, alcune cose mi sembravano familiari. Questo era il luogo dove nacque la mia defunta madre, mi sentivo molto triste a stare lì senza di lei. Allo stesso tempo ho sentito la sua presenza molto vicina a me. Il primo giorno che sono arrivato in città ho visitato la strada dove è nata e le ho scritto una lettera. Questa lettera è diventata il fulcro del mio disco.

KAHIL EL’ZABAR & ETHNIC HERITAGE ENSEMBLE – “Open Me, a Higher Consciousness of Sound and Spirit”
[Spiritmuse]
jazz

L’Ethnic Heritage Ensemble, ensemble jazz americano fondato nel 1973 dal percussionista Kahil El’Zabar, celebra i suoi 50 anni di attività con un disco che celebra un viaggio visionario nelle radici profonde e nei percorsi futuri, incanalando tradizioni vecchie e nuove. Si mescolano le composizioni originali di El’Zabar con classici senza tempo di Miles Davis, McCoy Tyner e Eugene McDaniels, pertanto, l’Ethnic Heritage Ensemble continua ad affermare la propria indelebile presenza di mezzo secolo all’interno del continuum della Grande Musica Nera.

MATT MALTESE – “Songs That Aren’t Mine”
[Tonight Matthew]
songwriting

Matt Maltese alle prese con un disco di cover registrato a casa insieme ad un gruppo di amici.

CHARLES MOOTHART – “Black Holes Don’t Chock”
[In The Red Records]
garage-rock

Charles Moothart, noto collaboratore di Ty Segall e Mikal Cronin, e protagonista della scena garage-rock californiana, pubblica oggi, per In The Red Records, il suo nuovo album solista. “Black Holes Don’t Choke” vuole essere una meditazione presente ed è stato scritto, registrato e mixato interamente da Charles Moothart nel suo studio di Los Angeles, che suona tutta la musica dell’album.

MEATBODIES – “Flora Ocean Tiger Bloom”
[In The Red]
psych, stoner, rock

Chad Ubovich (collaboratore di Ty Segall e Mikal Cronin) guida i suoi Meatbodies in un nuovo disco nel quale, tra sonorità stoner e psichedeliche, racconta vicissitudini personali in particolare legate ad un recente incidente lo ha costretto su una sedia rotelle per parecchi mesi.

BROTHER BIRD – “another year”
[Easy Does It Records]
folk, songwriting

Secondo disco in studio per Caroline Glaser e la sua creatura brother bird. Canzoni vaporose e melodiche intrecciate con testi nostalgici, amanti del folk e del cantautorato acustico qui c’è pane per i vostri denti.

C TURTLE – “another year”
[Blizcat Records]
noise-rock
, alternative rock

Tra reminiscenze di ‘Dunedin sound, scena indie-pop generatasi in Nuova Zelanda nella città universitaria di Dunedin alla fine degli anni settanta, e influenze lo-fi americane anni novanta (Pavement, Beck), i londinesi C Turtle arrivano al loro terzo album in studio.

THE HANGING STARS – “On a Golden Shore”
[Loose Records]
psychedelic pop, alternative rock

Lush Psychedelic Garage Pop For All! (cit.)

TOMATO FLOWER – “No”
[Ramp Local]
psych-pop

Questo debut album, registrato interamente a casa, sposta le coordinate del quartetto di Baltimora: dalla deliziosa e sognante psichedelia dei primi ep degli esordi si passa ad un psych-pop più urgente, crudo, emotivamente immediato.

LAMPLIGHT – “Lamplight”
[Western Vinyl]
folk

In questo omonimo debut album dal forte imprinting folk Lamplight, progetto musicale di Ian Hatcher-Williams, il cantautore racconta la sua odissea da bambino cresciuto in una setta della Virginia, a lavoratore in ambito tecnologico stressato ed esaurito a New York.