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I Molchat Doma torneranno in Italia nel mese di novembre a sostegno del nuovo album “Belaya Polosa“, disponibile dal 6 Settembre per Sacred Bones e anticipato dal singolo “Son”.

Siamo una band diversa. Siamo sempre noi ma con un suono e in un contesto differenti, ma con lo stesso stile e le stesse emozioni.

Il nuovo album, a quanto ci dicono le note stampa, è una testimonianza del cambiamento della band, una lettera d’amore per synth-wave e ebm dei primi anni ’90, ma anche una rivisitazione in technicolor dei cupi inni da ballo a cui ci ha abituato la band in passato.

Una sola data nel nostro paese per la formazione post-punk prevista per venerdì 29 al Fabrique di Milano.

I biglietti per il concerto, che costano 30 € + d.p., saranno disponibili a partire dalle oe 10 di venerdì 14 giugno su ‘Ticketmaster.it‘ e ‘Ticketone.it‘.

Il gruppo bielorusso post-punk/synth pop Molchat Doma, nati a Minsk, Bielorussia, nel 2017 e ora di base a Los Angeles, ha sempre incarnato un’estetica brutalista, simile alle architetture grigie e imponenti che adornano le copertine dei loro album. Nonostante la loro musica sembri fredda e industriale, ci sono cuori umani che battono sotto quelle fondamenta. Dopo il successo travolgente del 2020, il trio ha vissuto esperienze contrastanti: dal trauma di dover lasciare la natia Minsk alla gloria di suonare in concerti sold out in tutto il mondo. Questo viaggio li ha portati a Los Angeles, dove hanno lavorato al loro nuovo album.

La band è composta da Egor Shkutko (voce), Roman Komogortsev (chitarra, synth, drum machine) e Pavel Kozlov (basso, synth). Le loro prime produzioni, tra cui l’album “Etazhi”, hanno guadagnato fama attraverso il passaparola, portando a ristampe multiple in Europa. Nel 2020, hanno firmato per Sacred Bones, pubblicando il loro terzo album, “Monument”, che ha scalato le classifiche.

Il successo virale è arrivato nel 2020.

Nel 2022 e 2023, i Molchat Doma hanno conquistato il mondo con tour sold out in Nord e Sud America, Regno Unito, Europa e Australia, esibendosi in grandi venue come il Terminal 5 di New York e lo Shrine Expo Hall di Los Angeles, oltre a festival di prestigio come Coachella e Primavera.