Se ancora le temperature piacevoli e il sole di questi giorni non vi avessero convinto sul fatto che è arrivata l’estate, beh, direi che la premiata ditta composta da Rachel Aggs ed Eilidh Rodgers fa di tutto per farci notare la cosa, almeno dal punto di vista musicale.

Secondo giro in giostra dopo il discreto esordio e, diciamolo subito, anche questa volta si balla e si canta in scioltezza. D’altra parte è quello che le fanciulle vogliono, sia mai che qualcuno abbia voglia di tirare il fiato o si faccia prendere da un attacco di malinconia. Si resta in pista e si balla un po’ come si è capaci, tra ritmi incalzanti che spesso si spezzano, si destrutturano e poi ripartono con grande capacità  tecnica, afro-jagle-pop, fiati che saltano fuori spesso a colorare il tutto e quello spirito ‘made in Scotland’ (vengono da Glasgow) che infonde brio e simpatia fin dal primo ascolto (melodie leggermente meno, anche se il lavoro melodico lo fanno praticamente gli intrecci vocali).

Bene, verrebbe da dire. Ma si certo, non fosse che praticamente ascoltiamo una canzone unica per tutta la durata del disco, che per quanto leggero, incalzante e allegro, beh, manca assolutamente di variazioni sul tema. E’ come stare tutta l’estate al mare…no, dopo un po’, per quanto tutto vada benino, ho voglia di montagna. Tutto qui.