Ogni mese escono valanghe di dischi. Pure troppi a volte. Starci dietro non è facile, nemmeno per noi. Così sulla nostra personale agenda ne abbiamo selezionati, in anticipo, dieci che, forse, potrebbero (nel bene o nel male) colpirci. Magari ci sbagliamo, ma la buona volonta ce l’abbiamo messa.

BUILT TO SPILL
When The Wind Forgets Your Name
[Sub Pop]
Release date: 9 settembre

Realizzare When the Wind Forgets Your Name è stata davvero una grande esperienza“, dice Doug Martsch, “Ho passato un periodo incredibile viaggiando e registrando con Almeida e Casaes. Ho anche imparato tanto sulla cultura e la musica brasiliane. Il mio portoghese era terribile quando li ho incontrati la prima volta, ma alla fine dell’anno era anche peggio“. I singoli anticipatori sono tutti di ottimo livello!

THE AFGHAN WHIGS
How Do You Burn?
[BMG]
Release date: 9 settembre

Siamo davvero felicissimi per il ritorno degli Afghan Whigs di Greg Dulli, anche perchè “Spades” era datato 2017, davvero fin troppo tempo è passato. Logisticamente parlando, il disco è stato creato in pandemia, con Dulli, Christopher Thorn e il batterista Patrick Keeler che hanno lavorato dalla California, mentre il bassista John Curley, il chitarrista Jon Skibic e il polistrumentista Rick Nelson da Cincinnati, dal New Jersey e da New Orleans.
Da notare la presenza, tra gli ospiti del compianto Mark Lanegan, scomparso lo scorso 22 febbraio. Proprio Lanegan ha suggerito il titolo dell’album. Non vediamo l’ora di sentire tutto il disco.

DEATH CAB FOR CUTIE
Asphalt Meadows
[Atlantic]
Release date: 16 settembre

Nuovo album per la truppa guidata da Ben Gibbard. La band ne parla così: “Il nostro decimo album è iniziato da session separate, con ognuno di noi confinato nel proprio appartamento in un tempo di grandi incertezze. è poi stato completato quando abbiamo potuto riunirci tutti assieme in un clima di gioia completamente differente. Ad accompagnarci, un nuovo amico e produttore, John Congleton. Ironicamente, per un disco nato in queste circostanze è finito per essere la nostra prova più affiatata da molto tempo a questa parte.

THE MARS VOLTA
The Mars Volta
[Cloud Hill]
Release date: 16 settembre

Ci hanno fatto ben attendere i Mars Volta, ma alla fine eccoli qui. Omar Rodrà­guez-López e Cedric Bixler-Zavala sono pronti a cavalcare le loro visioni psichedeliche e lisergiche, moderne, screziate di elettronica, ma con uno sguardo che guarda agli anni ’70 tanto quanto ai ’60.Ritorno molto atteso!

SUEDE
Autofiction
[BMG]
Release date: 16 settembre

Sul disco il frontman Brett Anderson ha affermato: ““Autofiction” è il nostro disco punk. Niente fischietti e campanelli. Solo noi cinque in una stanza, con tutti i difetti e gli errori rivelati; la band stessa esposta in tutta la sua confusione primordiale.” “Autofiction” è stato registrato dal vivo presso i Konk Studios nel nord di Londra con Ed Buller, collaboratore di lunga data dei Suede. Se 30 anni fa “The Drowners” simboleggiava uno splendido inno a una sessualità  confusa e trasmetteva la vivacità  di una eccentrica giovinezza, “Autofiction”, a quanto ci dicono le note stampa, si trova alle prese con le preoccupazioni e i pensieri di un momento diverso della vita, ma non per questo meno fondamentale. ““Autofiction” ha una freschezza naturale, è dove vogliamo essere“, ha affermato Anderson.

VERDENA
Volevo Magia
[Capitol / Universal]
Release date: 23 settembre

Uscita avvolta nel mistero. Al momento abbiamo il titolo, la copertina e la tracklist. Dove andremo a parare? Per ora fatevi bastere un generico “pop-rock“, questo è quanto la band ci ha concesso di sapere. Ovviamente l’attesa è alle stelle, non potrebbe essere altrimenti, visto che i due volumi di “Endkadenz” risalgono addirittura al 2015.

TAMINO
Sahar
[Communion Records]
Release date:
23 settembre

Un piacere ritrovare il bel Tamino, che torna con un disco che si preannuncia più suggestivo e studiato del precedente. Un maestro siriano di oud (strumento a corde del Medio Oriente), rifugiato ad Anversa, gli ha insegnato ad usare questo strumento e pare che questo incontro si sia rivelato davvero fondamentale per il processo di scrittura di brani che sono animati da un mood molto malinconico. Da notare come nel disco compaia anche, come ospite, il bassista dei Radiohead, Colin Greenwood.

BETH ORTON
Weather Alive
[Partisan]
Release date:
23 settembre

Il seguito di “Kidsticks” (2016) è stato composto nella casa-studio della musicista a Londra. Non la classica modalità  di lavoro questa per Beth Orton. Non mancano musicisti e amici come il batterista Tom Skinner, Shahzad Ismaily il bassista Tom Herbert. Canzoni dal gusto molto “socializzante”, come dice la Orton stessa: “Attraverso la composizione di queste canzoni ho ritrovato la mia strada per riabbracciare il mondo. Un modo per ricongiungermi con la natura e la gente che amo“.

YEAH YEAH YEAHS
Cool It Down
[Secretly Canadian]
Release date:
30 settembre

Guarda un po’ chi si rivede! Gli Yeah Yeah Yeahs danno finalmente un seguito a quel “Mosquito” uscito nel 2013. Karen O, Nick Zinner e Brian Chase hanno fra le mani quello che la casa discografica definisce: “un perfetto distillato di quello che i fan si aspettano da loro“. Dave Sitek è alla produzione. Karen O ci da qualche spunto: “Il disco si chiama Cool It Down ed è tratto da una canzone poco conosciuta dei Velvet Underground. Ho detto ad Alex Prager, la cui foto serve per la copertina del disco, che la sua immagine riassume come mi sento in questi tempi“.

MANUEL AGNELLI
Ama il Prossimo Tuo Come Te Stesso
[Universal]
Release date:
30 settembre

Nei pezzi che sto producendo la parte ritmica ha un ruolo fondamentale” dice Manuel Agnelli che in questa avvventura solista fa davvero un po’ tutto da solo, suonando molti strumenti. C’è ovviamente grande attesa, sopratutto dopo un tour solista estivo che non ha regalato brani nuovi inediti, ma per lo più classici degli After. Per ora i singoli hanno creato la giusta attesa…

BONUS 1: BJORK
Fossora
[One Little Independent Records]
Release date:
30 settembre

L’attesissimo decimo album della musicista islandese si chiamerà  “Fossora” e arriverà  il prossimo 30 settembre via One Little Independent Records a distanza di quasi cinque anni dal precedente, “Utopia”. La cinquantaseienne nativa di Reykjavik ha scritto su Twitter: “Ogni album inizia sempre con una sensazione che cerco di trasformare in suono. Questa volta la sensazione è stata quella di atterrare sulla terra e di scavare i piedi nel terreno“.
Tra gli ospiti del disco ci sono Serpentwithfeet e perfino i figli di Bjork, Sindri e Doa, ai backing vocals; inoltre una canzone è stata scritta dalla madre dell’artista islandese. Al momento non c’è nuessuna anticipazione.

BONUS 2: EDITORS
EBM
[Play It Again Sam]
Release date:
23 settembre

EBM inaugura la nuova era di una delle band più rilevanti, intriganti e durature della scena inglese” ““ si legge nel comunicato stampa che anticipa l’uscita ““ “una band che, in ben 17 anni di carriera, non si è mai fermata. Tutti i sei album degli Editors sono stati in Top 10 in UK, due si sono piazzati al #1 e il loro lavoro d’esordio The Back Room era in lizza per un Mercury Prize. Il loro ultimo tour li ha visti esibirsi all’OVO Arena di Wembley nel 2020 per il più grande show da headliner di sempre, dimostrando così quanto il loro pubblico sia sempre stato in costante crescita. Hanno sempre riscosso grande successo anche dall’altra parte del canale, con date sold out e performance da headliner a diversi festival in Europa e nel mondo. Il segreto della loro longevità  potrebbe essere la capacità  di evolversi continuamente nel sound pur rimanendo sempre ben radicati alla loro visione. E come suggerisce già  “Heart Attack”, questo nuovo capitolo non farà  eccezione. Questo nuovo album è molto fisico. EBM è nato dall’idea di creare una connessione con il pubblico e di occupare uno spazio fisico. C’è anche, allo stesso tempo, una fisicità  emotiva: un’urgenza e un senso di panico. C’è dell’agitazione. Anche nei suoi momenti più delicati, c’è sempre un fortissimo desiderio di avvicinarsi“.