In una lunga intervista su La Repubblica Thom Yorke ha esposto alcuni punti di vista in merito alla situazione attuale della musica in streaming su web.

Ascolto soprattutto musica con Boomkat. Non uso certo YouTube. Sebbene… un mio amico mi diceva di questa app per saltare la pubblicità  su YouTube. E la cosa bella è… no, non l’accesso alla musica gratuita, la cosa divertente è che YouTube ha detto: ‘Ehi, ma così non vale’. Capisci, loro dicono che non vale. Loro che mettono pubblicità  prima di qualsiasi contenuto facendo un sacco di soldi e gli artisti non vengono pagati o vengono pagati cifre ridicole – e a quanto pare questo per loro va benissimo. Se invece non ne traggono profitto allora no, non vale

in merito ai profitti per gli artisti che mettono a disposizione la loro musica su web ha poi aggiunto: So solo che si fanno soldi con il lavoro di molti artisti che non ne traggono alcun beneficio. Si continua a dire che è un’epoca in cui la musica è gratis, il cinema è gratis. Non è vero. I fornitori di servizi fanno soldi. Google. YouTube. Un sacco di soldi, facendo pesca a strascico, come nell’oceano, prendono tutto quello che c’è trascinando. ‘Ah, scusate, era roba vostra? Ora è nostra. No, no, scherziamo, è sempre vostra’. Se ne sono impossessati. è come quello che hanno fatto i nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Anzi, quello che facevano tutti durante la guerra, anche gli inglesi: rubare l’arte agli altri paesi. Che differenza c’è?

Credit Foto: Greg Williams