Ragazze con la chitarra crescono. Sorpresi? Non dovreste esserlo. Secondo uno studio commissionato dalla Fender l’anno scorso sembra infatti che metà  acquirenti dei più recenti modelli di sei e dodici corde in America e Gran Bretagna siano proprio donne. Miss Grit, all’anagrafe Margaret Sohn, è una di loro e ne va orgogliosa. Poco più che ventenne, quasi laureata alla New York University, una passione bruciante per effetti e pedaliere che ama costruirsi da sola (ma ancora non ha il coraggio di usare sul palco).

Si affaccia nell’affollato mondo della musica con “Talk Talk” un EP che raccoglie un pugno di agguerrite canzoni scritte nell’ultimo anno insieme al compagno d’avventure Charles Mueller. Fonti d’ispirazione dichiarate: St. Vincent, Japanese Breakfast, Mitski, Karen O, Little Dragon, Dirty Projectors e LCD Soundsystem. Un mix d’influenze eclettico che rende la musica di Miss Grit decisamente frizzante.

Margaret Sohn suona chitarra e sintetizzatore, dimostra di sapersi muovere con sicurezza tra stili musicali diversi passando agilmente dall’elettronica ritmata di “Dry My Love” e della title track (che ricorda gli Animal Collective) alla delicatezza con gli artigli di “Please, Be Quiet”. Sa anche scrivere testi decisamente non scontati come succede in “The Bride”. Se il buongiorno si vede dal mattino il futuro di Miss Grit è decisamente roseo.