Leader Negativo è un’idea che nasce più o meno nell’estate 2016 e prende forma definitivamente nel 2017. Leader Negativo è il prodotto di una collisione di oggetti in movimento casuale generata da Luca Urbani, che riunisce attorno a sè personaggi che, a vario titolo, hanno lavorato nei suoi molteplici progetti in questa seconda decade del secolo.

Luca, presenza costante nel panorama musicale italiano per due decenni, fondatore di Soerba (“PlayBack”, “La Vittoria dei Cattivi”, “1996 beside 2002”) e collaboratore storico di Bluvertigo (“L’Assenzio”), Garbo (“Gialloelettrico”, “Come il Vetro”, “La Moda”, “Fine”, “Living 2016”), Alice (“L’immagine”, “Un po’ d’aria”) e Fluon, raccoglie l’invito dei compagni di strada che con lui hanno lavorato e lavorano con successo per Garbo tra il 2014 e il 2018.

Il progetto così si sviluppa assumendo caratteristiche TransPunk, un fare musica senza recinti e contenitori, aperto alle idee e alle influenze di Matteo Agnelli (chitarra), Alessandro Parietti (batteria e percussioni) e Andrea Pellegrino (basso). Ma Leader Negativo ha bisogno di esprimere la sua autorità  avversa (a non si sa cosa!) con la voce e la performance che faccia sintesi di tutto questo con personalità , spessore, unicità : Fabio Galvagno, che proviene dall’interessante storia di Eco 98 con “Salvati” (Discipline, 2011), rappresenta tutto questo ed è l’ingranaggio ideale che, inserito nel meccanismo, riesce a metterlo in moto e a farlo girare a dovere. La band così costituita lavora da inizio 2017 ad un repertorio di pezzi scritti in stanza da Luca e/o Fabio, trasformati e fatti masticare agli altri tre componenti, liberi di trasformare a proprio piacimento e sulla base di influenze poco esplicite e molto implicite il materiale.

Ne nasce un incontro e mix di scrittura alt-italiana, electropop e di rock analogico che sfocia nel singolo “Comunque”, registrato al Frequenze Studio con la sapiente produzione di Matteo “TechnoTeo” Agosti, a cui   è seguita l’opera prima del gruppo, “Dovevo Solo Dormire”.

IFB è lieto di presentare in anteprima il video di “Gli Italiani Non Esistono”.

Sequenze, scene di vita in apparenza distanti tra loro ma legate da una sola domanda, un denominatore comune: davvero il caso regna sull’esistenza Respirare profondamente, lasciar correre, e nuovamente convinti che tutto abbia un senso e una direzione tornare a raccontare una vita regolata dalla volontà , dai progetti e dalle decisioni. Riuscire a spiegare a noi stessi e agli altri il senso di stare immersi nel delirio gioioso e osannante di una folla sterminata. Che poi, chissà  mai perchè, è lo stesso che perdere tempo alla fermata, alla riuscita di qualcosa. Ce la faremo! In fin dei conti ci salveremo sognando”… a patto che si sappia CHE COSA sognare. E ricominciare tutto da capo, da soli o in mezzo alla folla.