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A dire il vero io non avevo mai sentito parlare dei Die!Die!Die!, però appena ho letto il nome ho pensato: ” Ecco uno di quei nuovi gruppetti che ripetono una parola tre volte nel proprio nome così la gente se li ricorda meglio”…”.
Ed ha funzionato, ovviamente, anche con me, ed eccomi qui col loro disco tra le mani.

I tre ragazzotti, Andrew Wilson, Michael Prain e Lachlan Anderson, sono neozelandesi, ma dall’animo vagabondo, dunque i Die!Die!Die! nascono circa due anni fa a Chicago, in un seminterrato qualsiasi, e vantano collaborazioni quali quella di Steve Albini, responsabile di alcune registrazioni.
Ed è nell’era che consacra il ritorno del Post-Punk (scritto con la maiuscola perchè così deve essere) che esce il loro disco d’esordio “Promises Promises”, uno di quei dischi intrisi di Joy Division e Wire, di Pixies e Black Flag e forse anche qualcosa di più esclusivamente punk.
Per intenderci, Andrew Wilson, cantante e chitarrista, è uno di quelli che a un certo punto del live abbandona il suo strumento per lanciarsi sul pubblico.
A noi poi, constatare se il gesto è pura scena o se dietro nasconde qualcosa in più.

Ci sono brani pieni di vitalità  e batteria prorompente (“Blinding”, “A.T.T.I.T.U.D”, “Maybe : Definitely” ““ dal titolo di quest’ultima non può che scapparvi un sorriso”…-, “People Talk”), nei quali compare anche qualche sonorità  punk/funk alla Rapture.
Ci sono chitarre taglienti e dirette, ci sono voci profonde e urlate.
Ci sono tracce più lente come “Sideways Here We Come”, una delle più interessanti dell’album, con bassi preponderanti, che ricordano i Clinic, oppure “Whitehorses”.
C’è la titletrack “Promises Promises”, neanche due minuti di chitarra/basso/batteria dal tiro abbastanza carico, nel quale ci sento un pò di These New Puritans. Bella anche questa.

Ci sono tracce tra il post-punk e l’hardcore, come “Throw A Fit”, che finiscono prima che si entri in sintonia con la melodia (forse melodia non è il termine adatto”…).

Forse i Die!Die!Die! sono uno di quei gruppi che è meglio vedere prima dal vivo, poi ascoltarne il disco: conosciuti esclusivamente su album, non dicono tutto quello che potenzialmente (credo) avrebbero da dire.
Quindi beccateveli al prossimo concerto, a supporto dei Blood Brothers, dei Wire, degli Slint o dei Wolfmother.

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Promises Promises [ S.A.F. – 2008 ] – BUY HERE
Similar Artist: Nick Cave,The Fall,Slint, Joy Division, Wire, The Locust, The Death of Anna Karina, Clinic, These New Puritans
Rating:

1. Blinding
2. Britomart Sunset
3. Sideways Here We Come
4. Death To The Last Romantic
5. Whitehorses
6. A.T.T.I.T.U.D
7. Maybe : Definitely

8. People Talk
9. Promises, Promises
10. Hold Me
11. ECHOECHO
12. Throw A Fit
13. Blue Skies