Una cascata invadente e incontrollabile di musica psichedelica, in bilico tra lo shoegazer e le luci da discoteca. Ventotto (!) brani con cui osservare la realtà  in modo distorto, contorto, in continuo movimento. Due dischi di moto perpetuo. Drogate, libere e imprevedibili, le sonorità  dei Working For A Nuclear Free City, se ne vanno dove vogliono loro e sta a voi seguirle, se possibile. Già  da luglio in Inghilterra la gente parlava di loro come nuovi My Bloody Valentine e io vedevo la sigla WFANFC scritta sui giornali ogni settimana senza sapere di chi stessero scrivendo.

Qualche mese fa abbiamo parlato dei December Sound: ebbene siamo da quelle parti, solo che qui il suono ha più sfumature e spesso si concede capatine in discoteca, affondando con ritmi elettronici allucinati e drogatissimi. Nel caso dei December Sound era tutto relegato all’uso dei pedali, dei feedback, delle distorsioni e dei vari strati di rumori e voci, ammassati uno sull’altro in fase di post-produzione e missaggio. Qui c’è una sperimentazione ancor più profonda: un ritmo che rallenta, ti lascia galleggiare, prima di tramortirti con l’ennesimo affondo onirico. Se vi sono piaciuti gli spunti degli Early Years, questo è il disco che può fare al caso vostro.

Sicuramente questa doppietta sonora piacerà  molto a James Lavelle e sono sicuro anche che tra gli artisti che hanno ispirato questa band di Manchester ci sono proprio gli Unkle, la buona musica house e certo Krautrock acido. Dopo aver sconvolto il nord dell’Inghilterra i ragazzi sono partiti per un tour interminabile negli Stati Uiniti, dove alcool e incubi musicali li hanno elevati a uno dei migliori segreti indie rock in giro per il mondo. Dopo aver remixato, stravolto e spesso migliorato alcune canzoni di Rakes, Polytechnic, Archie Bronson Outfit e Starsailor hanno finalmente deciso di prendersi una restante fetta (sotterranea) d’Europa. Se volete sapere come si fa a produrre ottima musica dance con le chitarre elettriche noi di Indieforbunnies vi diamo un buon punto di partenza. “Businessmen & Ghosts” è sicuramente una delle migliori segnalazioni british di tutto il 2008.

Cover Album
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Businessmen & Ghosts [Melodic – 2008]
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Similar Artist: The Early Years, The December Sound, UNKLE, Kasabian
Rating:

Disc 1
1. 224th day
2. Troubled Son
3. Dead Fingers Talking
4. Rocket
5. Kingdom
6. Sarah Dreams Of Summer
7. Apron Strings
8. All American Taste
9. Quiet Place
10. So
11. England
12. Over
13. Fallout
14. Forever
15. Stone Cold

Disc 2
1. Eighty Eight
2. Donkey
3. Get A Fucking Haircut
4. Innocence
5. Home
6. Heaven Kissing Hill
7. The Tape
8. Asleep At The Wheel
9. Pretty Police State
10. Soft Touch
11. Pixalated Birds
12. Je Suis Le Vent
13. Nancy Adam Susan
14. The Tree