Peachcake
What Year Will You Have The World?…

Ecco, è il 1987 e siete ad una festa delle medie. Sfoggiate con fierezza la vostra cinta El Charro e vi inzozzate le mani di palline al formaggio mentre sorseggiate una cocacola dal vostro bicchierino di plastica col nome sopra. Il mangianastri sta sputando fuori una canzone colorata e sintetica, irresistibile nel suo incedere, perfetta per tutti palloncini colorati, le urla scomposte e le felpe Best Company dagli accostamenti cromatici azzardati. Poi quel pezzo così allegro finisce e vi guardate le mani, grandi e adulte, il tempo di guardarvi riflesso nei vetri delle finestre e vi accorgete di avere almeno vent’anni in più di quel che credevate. Siete nel 2009, stavate soltando ascoltando “Did I Just Do That, Or Was It Jim Carrey?”, una di quelle canzoni da salto temporale, semplicemente perfetta in tutte le sue parti, dalle melodie sintetiche alle atmosfere allegre ed appiccicose come quelle famose palline al formaggio.

I Peachcake nascono dalle menti di due ragazzi dell’Arizona, Stefan Pruett (voce e percussioni) e John O’ Kee (voce, tastiere e synth) ai quali si aggiungono poi Mike McHale alla chitarra e Michael Kraft nel ruolo non meglio precisato di mascotte. Il preciso intento della band è quello di diffondere ottimismo e allegria, stampare i sorrisi in faccia alla gente, far ballare e regalare un piccolo angolo di disimpegnato divertimento. Missione compiuta.

“What Year Will You Have The World?…” è un concentrato di bubble gum pop, cianfrusaglie sintetiche degli anni ’80 e spirito fricchettone proprio di band quali gli I Am From Barcelona. Un album perfetto per una festa, probabilmente irresistibile nell’incarnazione live, leggermente prolisso nella controparte fisica. Quindici brani forse sono troppi e alla fine ne esci stanco, però ogni tanto mettere su una manciata di queste canzoni può davvero indirizzare la giornata in una direzione diversa e migliore.

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