Recentemente mi e’ passato tra le mani il promo di “As High as the Highest Heavens and From the Center to the Circumference of the Earth” dei True Widow. L’ album e’ uscito il 2 Maggio.
“As High as the Highest Heavens…” e’ un album diretto, che ricorda “I Could live in Hope” dei Low, anche se i True Widow, band di Dallas, si discostano dallo slow core dei primi Low con piccole dosi di dark importate dall’ Inghilterra degli anni 80.

Per prima cosa parlerei del titolo dell ‘ album “As High as the Highest Heavens and From the Center to the Circumference of the Earth” a parte farmi impazzire per la sua pronuncia e lunghezza, ha un significato particolare?
Significa molte cose che hanno a che fare con il concetto di ‘tutto’. Ognicosa nel mondo e nell’ universo, su come incidono tra di loro, su come, tutto cio’ che dalla parte piu’ alta nel cielo alla piu’ bassa sotto terra, si pone in relazione. Per esempio il vento e l’ erba che si muove, le onde che spingono cio’ che c’e’ in superfice. Quindi il titolo significa ogni cosa.

L’ album uscira’ il 2 Maggio, ho gia’ sentito il promo piu’ volte e posso dire che e’ un bell’ album. In particolare ogni volta che sento la prima traccia “Jackyl” mi rimane in testa per il giorno intero. Avevate intenzione di fare una canzone che potesse rimanere in mente?
Mi piacciono le canzoni nella loro forma, con una certa melodia. Ascolto molto musica degli anni 60. Inoltre mi piace molto il pop, pero’ non ho scritto “Jackyl” con l’ intento che dicevi, possiamo dire che una buona melodia aiuta molto la canzone stessa.

Se dovessi scegliere una stagione in cui collocare l’ album in quale lo collocheresti: Primavera, Estate, Autunno o Inverno?
Mi piacciono tutte, anche se essendo nato in settembre forse sceglierei Autunno.

Ascoltando l’ album pero’ mi sembra piu’ invernale.
Infatti molte canzoni di “As High as the Highest Heavens”… sono state scritte in inverno. Cio’ che mi piace e’ stare nella mia casa, sentirmi al riparo e mettermi a suonare dove ho tante opzioni. Diciamo che sono canzoni nate in casa.

Se parliamo delle influenze che si possono trovare nell’ album direi che possiamo trovare una parte ‘americana’ con band come Low o Codeine e una seconda ‘inglese’ con band come Jesus & Mary Chain e My Bloody Valentine.
Certamente ascolto i Low, li ho conosciuti molto tempo fa nel 95. Uno dei miei amici mi passo’ un loro album. Li ho amati subito e li sono andati a vedere alcune volte. Per quel che riguarda i Codeine, non li ho mai sentiti anche se veniamo paragonati a loro molte volte. Non li ho mai ascoltati fino a quando la gente non ci ha iniziato a paragonare a loro. Ci capita spesso di essere paragonati a band che non ho mai sentito. Sono cresciuto suonando principalmente punk rock, naturalmente ho passato varie fasi dove ascoltavo di tutto, ad esempio ho ascoltato i MBV anche se non hanno mai fatto parte di cio’ che ascoltavo piu’ di frequente. Non lo so, le influenze ci vengono da ogni direzione, ed essendo in tre ognuno di noi ascolta e mette nelle canzoni qualcosa di diverso. Mi capita quando siamo in tour con il nostro furgone di sentire qualcosa di interessante e di chiedere per curiosita’ di che si tratta.

Ho visto su You Tube un vostro video girato durante il festival South by Southwest, ci puoi descrivere questa esperienza?
South by Southwest is a total chaos. Finisci che ti trovi in mezzo ad un sacco di bands che suonano miglioni di volte. Succede tutto molto in fretta. A noi ci e’ capitato di suonare per quattro volte ed alcune erano nel mezzo del giorno. A me tutto questo non fa impazzire. Piuttosto mi piace suonare di notte, dopo un paio di whiskey e qualche birra. South by Southwest e’ un festival troppo trafficato, non fa per me

Avete in programma un tour europeo?
Si probabilmente in settembre.

Verrete anche in Italia?
Spero di si. Staremo in Europa due settimane. Suoneremo il piu’ possibile. Penso che il tour guide sia italiano quindi ci vedremo a settembre.