Ed Laurie
Cathedral

Ed Laurie apre l’anno con questa graziosa ed elegante release. “Cathedral” è il terzo album da solista del cantautore inglese, dopo lo stupefacente esordio di “Meanwhile In The Park” e di “Small Boat Big Sea…”. Il mondo di Ed è sostanzialmente sempre lo stesso: una commistione d’influenze che vanno dalla scuola cantautorale anglosassone come in “Spirit of the Stairway” alla Mark Knopfler se vogliamo trovare un punto di paragone, passando da venature latine nell’acustica delle chitarre e ai sapori dell’est Europa, che danno quella sensazione di transitorietà , di viaggio e di nomadismo, sino ad arrivare a ritmi arabescati, molto più mediterranei come nell’arpeggio country di “High Above”.
Tutto questo è presentato con tono e misura, con un’estrema compostezza che rende le dieci tracce piacevolmente raffinate.

Lo si è accostato in questi anni, sebbene abbia avuto un mercato e un eco piuttosto ristretti con uscite solo digitali e una discontinua copertura discografica che lo ha relegato a nicchie di folk-omani, ai vari Jeff Buckley, Nick Drake, Josè Gonzales e Leonard Cohen, di cui ricorda il timbro di voce, struggente e sensuale, che rapisce e trasporta come in “East Wind” in altri dove e in altri quando, fatti di sentimenti crepuscolari e amori sussurrati. In quest’ uscita però ricorda più di tutti un Nick Cave di “The Boatman’s Call”, senza tuttavia la malinconia e urgenza di catarsi dell’animo tormentato di Cave.

Il fulcro del lavoro di Ed Laurie è il gioco a due della sua voce e delle chitarre acustiche, arrangiate sì poi con violini, vibrafoni, sax”… ma sono le parole le protagoniste, è Laurie stesso a prendere per mano accompagnando in un viaggio trasognato.

La ballata jazz “Across the Border” è una piccola perla, e mi dà  spunto per ricordare che l’intero album è stato registrato a Bolzano, con un ensemble di tutto rispetto di cui nominiamo Andrea Polato, Marco Stagni e Matteo Cuzzolin, ovvero la band jazz Fatish, Manuel Randi, Pasquale Bardaro e il violinista svizzero Raphael Chevalier.