La via artigiana al pop dei Le Man Avec Les Lunettes prevede il pubblicare ciò che si vuole quando si può, appoggiandosi a etichette diverse ma sempre intelligenti ed interessanti. Ieri My Honey Records e oggi We Were Never Being Boring Collective, piccole realtà  capaci di regalare dolcezze e divertimento, barcamenandosi nelle difficoltà  di un mondo in cui il denaro è sempre meno ma la passione resta, tenace e sorridente. Da qualche parte devo ancora avere disco e maglietta “occhialuti” degli esordi di questi ragazzi di Brescia, parliamo di sette-otto anni, quel “Saturate it, then reverse” uscito pure in una geniale versione svedese (spero che qualcuno sappia di cosa parlo) che mostrava già  una fragranza delle melodie e una freschezza dei testi di qualità  superiore.

Oggi, dopo svariate uscite e parecchi giri fuori e dentro lo Stivale, l’ometto con gli occhiali torna a farsi sentire e si dimostra parecchio maturato, seppure poco loquace (l’Ep ha 4 tracce per meno di un quarto d’ora), lascia a bocca aperta per la ricchezza degli arrangiamenti e delle scelte musicali. Archi, chitarre e intrecci di voci rendono un suono caldo che abbraccia l’ascoltatore e lo fa sentire bene, lo riporta con nostalgia ma senza dolore a quando era appena un ragazzino romantico di inizio secolo e la vita appariva bellissima e leggera, i pomeriggi infiniti spesi tra Belle & Sebastian,  Yuppie Flu (che fine avranno fatto? E le Rough Bunnies?) e lenzuola stropicciate. Ultra-melodici d’occidente, più che 4 stelle quattro perle.