Jon Spencer Blues Explosion
Meat + Bone

Tornano a otto anni di distanza da “Damage” i ragazzacci più “acci” del blues, pionieri (nel lontano 1992) di un genere alla cui fonte si sarebbero abbeverati con enorme successo band come White Stripes e Black Keys. Per la verità , ognuno dei membri ha riempito lo iato con collaborazioni varie e progetti paralleli (Jon con gli Heavy Trash e Russel Simins con i Men Without Pants, mentre Judah Bauer partecipa all’ultimo album di Cat Power), e i capitoli pregiati della loro discografia sono stati sottoposti a rimasterizzazione con conseguenti reissues tanto in voga ultimamente.

Jon Spencer & co., come detto, potremmo definirli i padrini del blues-rock. E quando ti accosti ad un loro disco ti aspetti bene o male i soliti ingredienti: riffoni sudici, ritmi forsennati, qualche armonica qua e là  a conferire un’atmosfera da saloon western.
Ebbene, tutto questo in “Meat + Bone” c’è. Ma la tal cosa finisce per essere anche una sorta di punto debole, o almeno finisce per provocare la reazione del “già  sentito” in chi non li scopre ora. In effetti, la formula della JSBE è quella, i capolavori sono già  stati sfornati e forse non possiamo attenderci rivoluzioni di sorta. E comunque, la dimensione in cui il terzetto rende meglio è senz’altro quella live.
Detto questo, siamo di fronte ad un gran bel disco intriso di polvere e sporcizie miste a sangue (in tal senso la copertina è quanto mai azzeccata). Ecco che allora il riffone sudicio fa bella mostra di sè nell’apripista “Black Mold”, i ritmi forsennati in “Danger” (in particolare, perchè in realtà  in tutto l’album si va a 200 all’ora), l’armonica in “Bag of Bones”. Non manca il celebre sprazzo funk della band (“Get Your Pants Off”) e neanche qualche tributo agli Stones (ancora “Bag of Bones”, “Bottle Baby” e “Black Thoughts”).

Insomma, niente di nuovo dunque per gli aficionados della Blues Explosion, ma quando si vuole ascoltare del putrido e malsano blues’n’roll Jon e la sua combriccola sono sempre lì.