“Embrance” loro primo album, mi aveva completamente folgorato. Il loro suono acido, psichedelico, che ti immergeva in un epoca ‘gloriosa’, per la musica, aveva fatto gridare alla ‘resurrezione’ di suoni e ‘miti’.
Quattro anni dopo, e a due anni dal secondo capitolo “Fever”, in cui i cinque di Santa Cruz confermavano la loro voglia di sperimentare restando ancorati alla ‘tavolozza’ di suoni ‘made in Sanfrancisco’ anni 70, gli Sleepy Sun tornano con il loro hard rock lisergico che sta alla base degli undici pezzi che compongono il nuovo “Spine Hits”.
Prodotto dal Queens of the Stone Age ed Eagles of Death Metal, Dave Catching, “Spine Hits” rappresenta la prova della definitiva consacrazione del gruppo guidato da Bret Constantino.

La formula è la solita: un hard rock, farcito di riff acidi e suoni psichedelici. “Stivey Pond” brano di apertura, con il suo stacchetto iniziale sembra però spingere i cinque verso un beach-pop tanto in voga di questi tempi, sensazione che dura pochi secondi, visto che la potenza di un basso e le chitarre fuzz ti ricatapultano nel sound cui Constantino and co. ci avevano abituato.

Non eravamo tuttavia abituati a trovarci, negli Sleepy Sun e nella loro musica, strascichi di Madchester, e di Stone Roses. “She Rex”, in cui l’armonia ‘lucida’ è guidata da assoli acidi, e le chitarre che portano il marchio di John Squire in “Creature” e “Martyr’s Mantra” sembrano infatti uscire direttamente dall’album di debutto dei quattro di Manchester “The Stone Roses”.
Poi una serie di ballate. “Boat Trip”, in cui cori alla Beach Boys danzano su di un blues scheletrico guidato da un basso ipnotico, “Still Breathing” il cui tono sacro dell’intro porta dritto a una ballatona acustica che rimanda alla perla che chiudeva il loro primo disco, “Duet With a Northern Sky”, la bella e ‘raffinata’ “Siouxsie Blaqq” che suona Velvet Underground in tutto e per tutto, ed infine “Yellow End” ballad elettrica in cui la voce di Constantino trova la sua definitiva ‘maturità ‘.

Ma i momenti migliori si hanno quando gli Sleepy Sun si muovono nel loro territorio prediletto, quel blues psichedelico di pezzi come “V.O.G”, in cui da dietro l’angolo sbucano le ombre di Josh Homme &co, e in cui si nota maggiormente la mano di Catching, “War Deep” dominata da un basso potente e da riff effettati e ‘minacciosi’ e in “Lioness” pezzo di chiusura in cui la melodia compassata esplode in un assolo di chitarra ormai ‘d’altri tempi’.

è inevitabile, il suono dei cinque di Santa Cruz ti teletrasporta direttamente sulla bahia di SanFrancisco, tra belle ragazze dai capelli oro, sballati, onde enormi e tanta, tanta, tanta droga e del buon rock’n’roll. Cosa voler di più dalla vita?

press credit photo: Tom Stone

Spine Hits
[ Atp Recordings -2012 ]
Similar Artist: QOTSA, Stone Roses, San Francisco sound
Rating:
1. Stivey Pond
2. She Rex
3. Siouxie Blaqq
4. Creature
5. Boat Trip
6. V.O.G.
7. Martyr’s Mantra
8. Still Breathing
9. Yellow End
10. Deep War
11. Lioness (Requiem)

Ascolta “V.O.G.”