#10) BENJAMIN CLEMENTINE
At Least For Now
[Behind]

Probabilmente Clementine è finito in ultima posizione perchè sembra uscito un anno fa.

Rimane solo l’essenziale e la voce, fuori dal tempo e lontano dai titoli “Da clochard a star, la storia che fa commuovere il web”. Chi si ricorda l’ospitata da Fabio Fazio? Nessuno direi.

#9) ALVA NOTO
Xerrox Vol. 3

[Raster/Noton]

“Solaris” di Tarkowvskij è un film che qualcuno ha realmente mai visto? Carsten Nicolai, cioè Alva Noto, parla così del suo lavoro: “colonna sonora di un film che in realtà  non esiste”.

Rafforza la mia tesi, nessuno ha mai visto nulla. La manipolazione è più lieve, il bianco e il nero più dolci, algido e scenografico, buon viaggio la serie continua.

#8) EARL SWEATSHIRT
I Don’t Like Shit, I Don’t Go Outside

[Tan Cressida/Columbia]

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WHEN YOU GET DONE LISTENING TO IT, LISTEN TO IT AGAIN, THAT’S WHY ITS 30 MINUTES NUMBNUTS.

Le viscere, gli scheletri e i bassi ad una profondità  mai vista prima a casa Kgositsile.

#7) SLUM VILLAGE
Yes

[Ne’astra Music Group]

Kamikaze tryna kill everybody speech | Yeah we hunger but our mind’s bout to feast | Read the signs of the times then the signs of the streets | Yo define what is peace | Can you Tell a merchant selling wool to a sheep.

Nove beats inediti di J Dilla, De La Soul, Bilal, Milk, T3, Illa J ecc. ecc. Ditemi come poteva restarne fuori? La copertina parla chiaro, fate muovere le vostre donne e sorridete. Chiaramente no man is greater than the legacy.

#6) WILLIAM BASINSKI
Cascade

[2062]

I loop all’infinito, la copia della copia, l’originale trasfigurato e via discorrendo.

Veneratissimo maestro, mi prenderei un tè caldo con lui anche se non mi piace il tè caldo.

#5) RP BOO
Fingers, Bank Pads & Shoe Prints

[Planet Mu]

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I casi sono due: o si stoppa l’ascolto dopo quattro secondi, oppure non si finisce più di ballare. Magistrale prova di forza che si chiama con una ninna nanna footwork, B’Ware gente.

#4) PORT-ROYAL
Where Are You Now

[N5MD]

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Cos’altro dire se non che questo disco è qualitativamente superiore a ogni altra uscita musicale elettronica italiana del 2015.

Potete anche sommare la qualità  di tutti gli altri lavori, non si superano i genovesi. Senza contare che “elettronica” è riduttivo per loro, epica ed utopia alla massima potenza.

#3) DRAKE
If You’re Reading This It’s Too Late

[Cash Money]

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Un mixtape in classifica, riesce nell’impresa di farmi digerire un formato del genere. Egocentrismo, beat infuocati, ritmi serrati e disconnessioni.

Riscrivere le regole è sempre possibile? Sinceramente non sarebbe bello ritrovarsi gomito a gomito all’Air Canade Centre per tifare i nostri cari Toronto Raptors.

#2) PRURIENT
Frozen Niagara Falls

[Profound Lore]

At the end of the day all we really want is another person. It’s very truly rare that people ever really want to be alone.

The danger of nostalgia is that you forget everything that was bad about the reality of a place

Questo disco dovrebbe riguardare New York, la città  non mi è mai sembrata così bella come mentre ascolto Frozen Niagara Falls. Facciamoci un giro a Greenpoint e ascoltiamo nelle cuffie Prurient, amore.

#1) KENDRICK LAMAR
To Pimp A Butterfly

[Aftermath/Interscope]

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Mi sembra semplicemente di ristabilire l’ordine naturale delle cose.
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