Quando lo Shoegaze bussa alla porta noi apriamo chinandoci in simbolo di massimo rispetto e stima.
Proprio così, perchè lo Shoegaze è assolutamente di casa e la curiosità  che ci spinge nell’ascolto è sempre abbondante e indisciplinata, forse merito proprio delle mille contaminazioni e sfumature che in questo periodo hanno caratterizzato questo genere mistico e profondamente affascinante.

E se si parla di Shoegaze è d’obbligo parlare quindi di uno dei gruppi più interessanti del momento, ovvero gli Haiku Gardens di Lubiana, Slovenia. Una band che già  ci aveva fatto sognare a suo tempo con l’EP “Waver” e che aveva addirittura attirato l’attenzione dalla nota trasmissione radio di Seattle KEXP con il brano “Rosetta”, messa in playlist come Song of The Day.

Questi quattro ragazzi alla fine ce la fanno di nuovo confezionando un prodotto niente male, dal sapore melodico, sognante e alternativo allo stesso tempo. La componente neo psych è ben marcata e regala all’ascoltatore un’esperienza quasi cinematica, articolata in un continuo gioco di suoni disintegrativi, sperimentali, che plasmano una sonorità  a dir poco ipnotizzante.
Forse il primo brano “Catch my Breath” , saggiamente piazzato come apertura, fa già  capire di cosa siano capaci e intenzionati i quattro shoegazer. Il sogno sta infatti per essere plasmato, gli echi e i riverberi più contorti rimbomberanno nelle vostre orecchie, accarezzandovi dolcemente la mente. Un gioco di intrecci tra chitarre, ben marcate e molto più presenti della parte ritmica mentre la voce sospesa, a volte sussurrata , sembra distante anni luce o forse quasi invasa da un senso di malinconia innocente e rannicchiata in un angolo del disco.

Le chiare parti di Dream Pop presenti nel disco contribuiscono a rafforzare il comparto melodico (anche se di sperimentale ce n’è in abbondanza) mentre a volte si sfiorano momenti più rumorosi come nel mezzo della traccia “what Lies Within” o nell’ultima traccia intitolata “Caving” che di fatto un po’ si differenzia dalle altre nel lavoro.

In questo disco troverete molto, forse non tutto, ma probabilmente abbastanza per farvi innamorare, ne sono sicuro. Io l’ho già  fatto, voi cosa aspettate?