Cesare Malfatti era l’anima musicale dei La Crus, affiancava con l’estro delle tastiere e della sua imprevedibile chitarra la voce suadente di Mauro Ermanno Giovanardi e i testi curati da Alessandro Cremonesi in quello che è stato a lungo uno dei gruppi più eleganti della scena italiana. Sono passati ormai dieci anni da quando i La Crus hanno preso strade diverse (unica eccezione la breve apparizione sanremese del 2011) e sia Giovanardi che Malfatti hanno scelto la carriera solista.

“La storia è adesso” è il quinto disco in sette anni per Cesare Malfatti ed è il suo progetto più personale. Quello in cui apre l’album dei ricordi di famiglia per raccontare la storia del prozio Valeriano Malfatti, sindaco di Rovereto tra il 1880 e il 1920 e figura fondamentale soprattutto nel periodo della Prima Guerra Mondiale e del sofferto passaggio del Trentino Alto Adige dall’Austria all’Italia. Accusato di irredentismo, Valeriano Malfatti è stato internato nel campo di Katzenau (insieme a molti dei suoi familiari) diventando protagonista di una delle pagine meno note della storia italiana.

Venti di guerra, confini contestati, rivendicazioni, prigionia e violenza si rincorrono tra le note degli arrangiamenti curatissimi di “La storia è adesso”, che mescolano abilmente suoni acustici e elettronici utilizzando anche alcune riproduzioni delle Macchine Intonarumori inventate dal futurista Luigi Russolo. Ancora una volta Cesare Malfatti si affida a un gruppo di autori di gran livello per i testi di un progetto che parte dal passato per parlare del presente: Alessandro Cremonesi, Luca Gemma, Antonio di Martino, la giornalista e scrittrice Marina Petrillo all’esordio in questa nuova veste, Alessandro Grazian, Luca Lezziero, Dany Greggio, Angelo Sicurella, Giulio Casale, Gianluca Massaroni, Fabrizio Coppola, Giuseppe Righini, Luca Morino, vengono citati anche sonetti tratti da “Katzenau” di Gustavo Chiesa.

Dopo “Una mia distrazione” e “Una città  esposta” Malfatti regala un altro disco di rara classe e intelligenza, che rischia di essere penalizzato dall’uscita a fine 2018 quando l’attenzione del mondo musicale non è al massimo. Invece “La storia è adesso” merita di essere ascoltato senza fretta, per godere appieno delle mille sfumature create dall’incontro tra poesia e musica. “Ma tu lo sai cos’è un confine sai dirmi da che parte stai” canta Cesare Malfatti in “Quale Patria” e sono parole che fanno riflettere in tempi di porti chiusi e muri sempre più alti.