Quinto album per i Together Pangea, che arriva dopo quattro anni dal loro precedente, “Bulls And Roosters”: “Dye”, che viene definito dalla press-release come “una raccolta allegra e innegabile di ritornelli e inni accattivanti power-pop e garage-rock”, è stato scritto e registrato lo scorso anno, approfittando della pausa forzata a cui il Coronavirus ha costretto tutti.

Vogliamo divertirci? E allora partiamo subito forte con il recente singolo “One Way Or Another”, un power-pop pieno di energia con le chitarre, insieme a un basso esplosivo, che creano melodie fantastiche, mentre il ritornello si appiccica immediatamente nella mente di chi ascolta. Impossibile rimanere fermi e non trovare qualche attimo di positività .

Poco dopo “Rapture” colpisce duro con le sue chitarre distorte e quel coro violento che sembra uscire dalla Seattle degli anni ’90, mentre i riff alt-rock di “Alabama” ben contrastano con la voce – in questo caso delicata e riflessiva – del frontman William Keegan.

“Little Line”, invece, è una bella e sincera ballata che rallenta (inaspettatamente) il ritmo, regalandoci armonie e una spruzzata di sole come da tipica tradizione della loro California.

C’è poi tempo per un tuffo dentro al mondo della psichedelia con la gentilezza di “Turn Time” – altro momento che non avevamo previsto, prima che i riff fuzzy del singolo “Nothing To Hide” chiudano il disco con l’ultima botta di adrenalina di questa quarantina di minuti.

Vivaci e spesso divertenti, i Together Pangea hanno creato un disco che, pur restando su tonalità  famigliari per i propri, dimostra comunque di saper variare nei generi ed è come sempre un piatto gustoso e piacevole.

Photo Credit: Derek Perlman