Anna Viganò in arte Verano segue il buon esempio dei Beach House e decide di pubblicare un progetto a puntate disponibili ora e nei prossimi mesi grazie a 42 Records. Un’avventura che comincia da questi tre brani creati insieme a Alessio Sanfilippo e Marco Di Brino. Chiara fin da subito la voglia di uscire dalla logica dell’album a ogni costo per dar spazio a emozioni diverse, complesse e immediate allo stesso tempo.

Quattro anni sono passati dall’esordio sulla lunga distanza (“Panorama”) e la Verano che ritroviamo è quella dolceamara di una lunga ballata cangiante come “Armatura” che ricorda Cristina Donà , un’artista che si muove sicura tra i meandri della ritmata “Bianca” e mette a nudo un lato sperimentale in “Film” con i campionamenti e la voce abilmente distorta.

Undici minuti che hanno un’identità  ben precisa e rivelano l’indole trasformista di Anna Viganò che lascia momentaneamente da parte il gusto per la melodia tout court e riprende il discorso parzialmente iniziato con “Nevada” nel 2016. L’unica esigenza sembra quella di volersi esprimere nel modo più libero possibile, l’inizio di un nuovo corso che crediamo verrà  ampliato e completato nei capitoli successivi.

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