Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto

THE AFGHAN WHIGS – “How Do You Burn?”
[BMG]

Siamo davvero felicissimi per il ritorno degli Afghan Whigs di Greg Dulli, anche perchè “Spades” era datato 2017, davvero fin troppo tempo è passato. Logisticamente parlando, il disco è stato creato in pandemia, con Dulli, Christopher Thorn e il batterista Patrick Keeler che hanno lavorato dalla California, mentre il bassista John Curley, il chitarrista Jon Skibic e il polistrumentista Rick Nelson da Cincinnati, dal New Jersey e da New Orleans.
Da notare la presenza, tra gli ospiti del compianto Mark Lanegan, scomparso lo scorso 22 febbraio. Proprio Lanegan ha suggerito il titolo dell’album. Non vediamo l’ora di sentire tutto il disco.

BUILT TO SPILL – “When The Wind Forgets Your Name”
[Sub Pop]

Realizzare “When the Wind Forgets Your Name” è stata davvero una grande esperienza, dice Doug Martsch, Ho passato un periodo incredibile viaggiando e registrando con Almeida e Casaes. Ho anche imparato tanto sulla cultura e la musica brasiliane. Il mio portoghese era terribile quando li ho incontrati la prima volta, ma alla fine dell’anno era anche peggio. I singoli anticipatori sono tutti di ottimo livello!

OLIVER SIM ““ Hideous Bastard
[Young]

“Hideous Bastard” è l’album d’esordio di Oliver Sim, meglio noto come autore, cantante e bassista dei The xx. Prodotto dal collega Jamie xx, “Hideous Bastard” racchiude due anni di sessioni in studio, ispirate dalle esperienze di vita di Oliver e dalla sua passione per i film horror, ed esplora tematiche come la vergogna, la paura e la mascolinità .

MARLON WILLIAMS ““ “My Boy”
[Dead Oceans]

Quando la pandemia ha messo in pausa i viaggi globali, Williams si è ritrovato a casa in Nuova Zelanda a decomprimersi dal tour di “Make Way For Love”. Si è riconnesso con la famiglia e gli amici, è tornato ai suoi studi di cultura e lingua Maori, la lingua indigena della Nuova Zelanda, ed è entrato a far parte di una squadra di basket, presto sono emersi demo e testi per il nuovo album.
Invece di registrare “My Boy” con la sua fidata band, The Yarra Benders, Williams ha registrato metà  dell’album con Mark “Merk” Perkins prima di entrare negli studi Roundhead di Neil Finn ad Auckland alla fine del 2020 con il produttore Tom Healy (Tiny Ruins, The Chills) e un nuovo cast di musicisti: il batterista di Los Angeles Paul Taylor (Feist), il bassista Cass Basil (Ladyhawke, Tiny Ruins), Healy alle chitarre e sintetizzatori e le apparizioni di Delaney Davidson, Dave Kahn ed Elroy Finn alla batteria e alle percussioni.

SUDAN ARCHIVES ““ “Natural Brown Prom Queen”
[Stones Throw]

Approda sulla storica etichetta losangelina Stones Throw il disco più atteso e ambizioso di Brittney Denise Parks al secolo Sudan Archives.
Con “Natural Brown Prom Queen” la cantante e violinista si spinge oltre i confini di R&B e elettronica già  sapientemente esplorati nei suoi precedenti lavori consegnandoci una mirabile raccolta di canzoni eleganti e mutanti.

PREOCCUPATIONS ““ “Arrangements”
[autoprodotto]

Il quarto disco dei Preoccupations, una volta conosciuti come Viet Cong, esce a quattro anni di distanza dal precedente “New Material” ed è stato scritto e registrato a Montreal nel 2019 ma ultimato solo a fine lockdown.

AIR WAVES ““ “The Dance”
[Fire Records]

A distanza di quasi quattro anni da “Warrior”, Air Waves ritorna con un nuovo lavoro sulla lunga distanza con questo “The Dance”.
Il nuovo disco di Nicole Schneit, che lo ha registrato ai Figure 8 Studios di Brooklyn, contiene anche numerosi ospiti tra cui troviamo Frankie Cosmos e Cass McCombs.

OZZY OSBOURNE ““ “Patient Number 9”
[Epic]

Autentica parata di stelle nel nuovo disco di Ozzy.
In “Patient Number 9” troviamo contributi di Jeff Beck, Chad Smith dei Red Hot Chili Peppers, Robert Trujillo dei Metallica, Zakk Wylde, e ancora Eric Clapton, Tony Iommi dei Black Sabbath, Mike McCready dei Pearl Jam, Duff McKagan dei Guns N’ Roses, Chris Chaney dei Jane’s Addiction e il compianto batterista dei Foo Fighters Taylor Hawkins.

JOCKSTRAP ““ “Love You Jennifer B”
[Rough Trade]

Debut album per il duo art-pop di base a Londra formato da Georgia Ellery e Taylor Skye.
“I Love You Jennifer B” raccoglie brani composti negli ultimi 3 anni: Il suono è piuttosto singolare, speriamo che ci sia una traccia per ognuno e che tutti possano urlare “I’m a banger”.

ROBBIE WILLIAMS ““ “XXV”
[Farrell Music]

Tempo di celebrazioni per l’ex Take That: “XXV” contiene le hit dell’artista in una nuova versione orchestrata da Jules Buckley, Guy Chambers e Steve Sidwell e ri-registrata con la Metropole Orkest nei Paesi Bassi

SANTIGOLD ““ “Spirituals”
[Litle Jerk Records]

“Spirituals” è il primo lavoro di Santigold in sei anni, seguito dell’album di culto “99 ¢” e primo lavoro della celebre rapper dall’animo punk per la sua personalissima label Little Jerk, distribuita da Secretly Distribution.
La celebre musicista newyorkese per il suo ritorno discografica ha collaborato con una lista di artisti e produttori di grande talento che comprende l’ex Vampire Weekend Rostam, Boys Noize, Nick Zinner degli Yeah Yeah Yeahs, Illangelo e Ryan Olson.

ARI LENNOX ““ “age/sex/location”
[Dreamville/Interscope Records]

Ari Lennox punta la definitiva consacrazione in ambito soul/r&b provando a bissare il successo del debut album “Shea Butter Baby”.

SAMPA THE GREAT – “As Above, So Below”
[Loma Vista Recordings]

Nuovo album per la poetessa e rapper nata in Zambia e cresciuta in Botswana che risponde al nome di Sampha The Great che per l’occasione è tornata a scrivere e registrare nelle sue terre natali circondata da produttori e musicisti locali.
Decisamente più personale dei suoi precendenti lavori l’artista racconta così il disco:
Dopo anni in cui mi sentivo come se dovessi rappresentare ed essere un ambasciatore di tutti, finalmente mi sento come se potessi essere semplicemente ambasciatore e rappresentate solo di me stessa.
Questo è il mio progetto più liberista tra quelli che ho realizzato, il viaggio del mio ritorno sia stato completato è tempo che inizi un nuovo capitolo.

SON LITTLE – “Like Neptune”
[-ANTI]

Nato in una capanna affacciata sul fiume Delaware nello stato di New York, con questo nuovo disco Aaron Earl Livingston indica nuove coordinate di R&B moderno. “Like Neptune” è concepito come spaccato senza censure e vulnerabile di gioia sfrenata e accettazione di se stessi questo, il dolore cronico dell’insicurezza è guarito a massicce dosi di blues primordiale.

WYLDEST – “Feed the Flowers Nightmares”
[Hand in Hive]

Zoe Mead scardina il classico blocco della scrittrice nella quale era piombata dopo l’ottimo “Monthly Friend” (2021) sancendo la collaborazione con Luciano Rossi già  nel trio londinese Dama Scout. Entrambi abbracciano influenze che vanno dai videogame (“Doom” su tutti) e le colonne sonore firmate da Mica Levi e Johnny Greenwood per confezionare questo nuovo “Feed the Flowers Nightmares” trainato nelle settimane dai singoli “The Best Is Yet To Come”, “Abilene”, “Tin Foil Girl” e “Hungry For You to Know”.