Credit: Chris Keller

Il prossimo 14 luglio, via Suicide Squeeze Records / Fuzz Club, i Night Beats torneranno con il loro sesto LP, “Rajan“, che arriva dopo due anni da “Outlaw R&B“.

“Rajan” è un album estremamente vario ed emozionante che si colloca a metà strada tra la colonna sonora di uno spaghetti western e un’opera psych-pop. Alcune canzoni giocano con il deep funk anatolico e l’R&B di matrice occidentale, altre con la psichedelia brasiliana degli anni ’70, il soul chicano e altro ancora.

Nell’LP, Danny Lee Blackwell, ormai unico titolare del progetto, dà il meglio di sé, creando opere che brillano per le melodie accattivanti e i ritmi ipnotici, ma che sono sottolineate da sottili scelte artigianali che si possono ottenere solo dopo innumerevoli ore in studio.

Il musicista texano spiega:

Ogni volta che la mia scrittura arriva a un punto in cui le canzoni cominciano a prendere forma, inizia a sentirsi come un rubinetto, non appena “Outlaw R&B” è stato terminato, ho iniziato a scrivere e mi sono subito innamorato di alcune idee che racchiudevano il sentimento di “Rajan”. Penso che la scrittura sia un ciclo costante, nel senso che non inizia e non finisce mai, ma ci sono punti definitivi in cui la scrittura porta da qualche parte.

In questo nuovo progetto, Blackwell ha sentito molto presto che l’album sarebbe stato dedicato a sua madre. Anche se il tema non riflette sempre questo tributo, l’intero progetto è pervaso da questo legame familiare.

Non si tratta di un concept album, perché ogni album ha un concept. Questo termine non ha mai avuto senso per me. Ma se si tratta di una cosa, è la ricerca della libertà che mi è stata inculcata da mia madre. Nelle arti, sono molto fortunato perché ho il controllo al 100% di ciò che voglio dire e di come lo faccio.

Ciò significa che alcune canzoni giocano con il funk anatolico e l’R&B di matrice occidentale. Altre canzoni, come “Nightmare”, si rifanno alla psichedelia brasiliana degli anni Settanta. Ci sono anche elementi di soul chicano, canzoni d’amore rock steady, dub ispirato a Lee “Scratch” Perry; in sostanza, nel mondo dei Night Beats, nulla è off limits.

“Rajan” è solo uno dei sei esempi di me che faccio esattamente quello che voglio, senza preoccuparmi se viene accettato o meno. Sono un viaggiatore. Voglio fare cose per il gusto di farle.

Ad anticipare la release ecco il nuovo singolo, la opening-track “Hot Ghee”, accompagnato da un video diretto da Chris Keller.

Lo statunitense dice del brano:

La fusione degli elementi del raro deep funk anatolico underground con l’R&B e il soul, con una mentalità orientata ai campioni, può essere paragonata al suono del ghee caldo che sfrigola su una padella. Proprio come il ghee si scioglie e si amalgama con gli altri ingredienti, la fusione di questi diversi generi musicali crea un suono unico e armonioso che si fonde in una misteriosa unità. E proprio come il suono del ghee sfrigolante aggiunge una profondità di sapore al piatto, l’approccio stratificato e basato su campioni alla creazione aggiunge diverse dimensioni alla musica che permette all’immaginazione dell’ascoltatore di correre liberamente. Il ghee è anche visto come un’offerta all’inizio delle cerimonie, il che rende questo brano di apertura di “Rajan”.

“Rajan” Tracklist:
1. Hot Ghee
2. Blue
3. Nightmare
4. Motion Picture
5. Anxious Mind
6. Thank You
7. Osaka
8. Dusty Jungle
9. Cautionary Tale
10. 9 To 5
11. Morocco Blues