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Da Cuneo arrivano I Boschi Bruciano, un duo composto dai fratelli Pietro (voce, chitarra e basso) e Vittorio Brero (batteria e cori). Il loro secondo album si intitola “Riserve” ed è composto da otto tracce di pop rock elettronico – molto energico e moderno – con testi in italiano. La rabbia, la frustrazione e le insicurezze dei ventenni/trentenni di oggi occupano un ruolo importante nei testi del disco.

Le chitarre sono le protagoniste incontrastate di “Riserve”. I suoni sintetici, che pure hanno uno spazio importante, aggiungono un pizzico di potenza in più a un’opera di grande impatto. La band, nonostante la giovane età, dimostra di avere già le idee chiare. L’impressione è di essere al cospetto di un duo che crede nei propri mezzi e punta a imporsi con un prodotto professionale, pieno zeppo di potenziali singoli che, in un’epoca più felice, avremmo potuto sicuramente sentire alla radio.

Se apprezzate band nostrane come Ministri e Fast Animals and Slow Kids, ma anche se siete estimatori del garage rock più modaiolo alla Royal Blood, date pure una chance a I Boschi Bruciano. Canzoni come “Km zero”, “Saranno altri” e “America” non vi deluderanno: con i loro ritornelli super-orecchiabili, si stampano in testa sin dal primo ascolto.

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