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Karmadrome Indie-Disco è una club night alternativa dedicata alla musica anni ’80, ’90 e oltre, nata più di 30 anni fa al Rainbow Club di Milano grazie ai Djs Carlo Villa e Tommaso Toma. Ereditando esperienze riguardanti sonorità Indie, New Wave, Post-Punk, Synthpop, Britpop, Gothic Rock ed Electronica, Karmadrome si è trovata per prima a diffondere con successo le varie espressioni delle sottoculture d’epoca, facendo ballare migliaia di persone. Negli anni è stata chiamata collaborare ad eventi eterogenei in svariati luoghi, principalmente a Milano, ma non solo. L’autunno si intravede all’orizzonte, Carlo e Tommaso stanno già scaldando i motori. Ne parliamo proprio con Carlo Villa, noto non solo per la sua attività di DJ, ma anche per essere stato penna autorevole di Rockerilla, Il Manifesto e Mucchio Selvaggio, così come titolare di “supporti Fonografici”, storico negozo di dischi milanese.

Ciao Carlo, come stai? Vedo che anche in estate la tua attività di DJ, con Karmadrome, non ha accennato a fermarsi, poi però un po’ di meritato riposo te lo sei preso, giustamente dai…
Ciao qui tutto bene. Si l’attività del nostro Karmadrome djset è continuata anche d’estate con le ultime sera a BASE Milano a fine luglio. Quest’anno, a differenza degli altri anni dove qualcosa c’era, ad agosto qui hanno deciso di chiudere tutti. Quindi ho preso la palla al balzo per concedermi qualche giorno di ferie ma anche per fare qualche bella trasmissione estiva, sulle frequenze di Radio Popolare, dedicata alla musica Indie insieme a mio socio Tommaso Toma. Comunque a settembre si riparte.

Mi sono goduto, nello scorso inverno, più di una serata. La vostra scaletta è ricca di classici, tra anni ’80 e ’90…mi chiedo se a volte ti viene la tentazione di piazzare qualche perla un po’ sconosciuta che magari avresti una gran voglia di rilanciare…
Grazie Ricky ti ringrazio per l’apprezzamento. So che sei venuto qualche volta e ti sei divertito. Bene è quello che vogliamo. Ma si, la playlist della nostra serata si muove prevalentemente tra gli anni ’80 e ’90 ma non solo. Sicuramente qualche chicca ci capita sempre di suonarla, soprattutto nel warm-up o anche verso fine serata. Cerchiamo di essere creativi ma non integralisti, anche perché chi viene a un Karmadrome soprattutto vuole divertirsi ballando e non è il posto dove approfondire un certo underground. Come puoi ben capire già in generale certa musica indie non è che sia ballabilissima in senso canonico. Magari cantabile e celebrabile sì che poi è quello che vogliamo noi. Quindi cerchiamo sempre di leggere il pubblico della serata e comportaci di conseguenza, anche se io e Tommaso abbiamo una tale affinità che ci leggiamo nel pensiero. Io so già, e viceversa, che brano potrebbe mettere lui dopo. Ci lega veramente un rapporto musicale unico, e credo la gente lo percepisca.

A Milano siete sicuramente conosciuti, ma secondo te ci sarebbe anche la possibilità di portare le vostre serate fuori città?
Mah, la nostra serata ha esordito con gran successo al Rainbow Club di Milano nei primi anni ’90. Avevamo fatto ben 2000 persone all’inaugurazione tra l’altro anche con il concerto dei mancuniani Echobelly in apertura. Precedentemente la serata ha vissuto una piccola appendice con il nome di Spooky Weirdo (nomi che richiamavano titoli di Lush e Charlatans). Il resto è storia fino alle belle serate al defunto Circolo Serraglio (esempio con Mike Joyce degli Smiths), a Base, al Castello Sforzesco e più recentemente a Mosso e Mare Culturale Urbano. Qualche serata in esterna l’abbiamo fatta a Varese, a Parma (con ospiti i Fontaines DC) e pure al Covo di Bologna. In generale credo che la nostra serata possa funzionare se promozionata bene. L’unico problema è la voglia di girare l’Italia se non c’è un’offerta adeguata.

Tu che del britpop sei stato profondo conoscitore come giudichi questo “ritorno” in pista di eroi di quel tempo…pensiamo a Blur e Pulp (con un Liam sulla cresta dell’onda quasi più del fratello Noel), ovviamente, ma in fin dei conti anche gente come Shed Seven, Dodgy o Sleeper che in UK continua ad avere un grande seguito…
Si effettivamente mi sono sempre sentito un pò il paladino del Britpop in Italia. Già a partire da mio ex negozio di dischi Supporti Fonografici che fu l’unico ad importare e distribuire certo materiale più undeground qui da noi. Senza dimenticare tutto il mio lavoro giornalistico su Rockerilla, Il Mucchio Selvaggio e Il Manifesto. Ho scritto anche il primo libro italiano dedicato all’argomento per l’Arcana (Britpop, Piccola Enciclopedia ’90-’97). E poi c’è stato il Karmadrome che oltre agli Echobelly all’epoca aveva portato al Rainbow anche i Supergrass. Oggi ricorre il 30ennale del Britpop e come dicevi tu il movimento sembra ancora in salute. Baste pensare ai numeri che stanno facendo band come Pulp e Blur. Questi ultimi hanno fatto due date a Wembley da 90.000 l’una. Un evento impensabile all’epoca. Molti dicono che questo è solo revival. Sarà anche, ma avercene di musica del genere oggigiorno!

Sinceramente, hai un po’ di nostalgia degli anni ’90, del Villa giornalista o di quando stavi a Supporti Fonografici?
Beh la nostalgia c’è. Pensa che più di una volta mi sono sognato di essere in Supporti e fare quello che facevo vent’anni fa! Mi vedo lì a importare novità di gruppi underground da consigliare alla gente. Certamente ci sono tanti bei ricordi anche per quanto riguarda l’esperienza giornalistica. Non voglio sembrare presuntuoso ma all’epoca era bello sapere che potevi fare la differenza. Era impagabile sentirti dire da uno che veniva in negozio, telefonava dalla Sicilia, da Torino o da Roma o magari incontravi a un concerto: “Carlo grazie per avermi consigliato questo disco“. Oggi sarebbe una cosa impossibile e quindi preferisco esprimermi come dj giusto per divertirmi visto che con le parole ormai sarei inutile.

Una volta, tra Rockerilla e Mucchio Selvaggio, tu eri una fonte inesauribile di informazioni su gruppi minori e quasi sconosciuti. Ora ti dedichi ancora a cercare gruppi “piccoli” o non hai più tempo o passione di farlo?
Mah sinceramente ormai mi sono un pò adeguato al sistema. Ho Spotify e da lì parto per qualche viaggio nostalgico sul passato e a qualche ricerca sul contemporaneo. Niente di più. La curiosità non manca ma in giro che mi interessa c’è veramente poco.

Cosa stai ascoltando ultimamente che consigli ai nostri lettori?
Mah così in ordine sparso ti elenco delle nuove band che mi piacciono: Fontains DC, Wet Leg, The Murder Capital, Bar Italia, The Big Moon, H.Hawkline, Dry Cleaning e Sorry, Billy Nomates.

Grazie ancora per la tua disponibilità Carlo. Ultima curiosità: si sta avvicinando la nuova stagione di Karmadrome a Milano. In questi mesi autunnali e invernali avrete sempre una sua sede prestabilita o avrete la possibilità di muovervi in vari locali della città?
Dunque, attualmente per settembre abbiamo 3 date a Mare Culturale Urbano (via Gabetti 15). Venerdì 8 e 15 più sabato 23 sempre dalle 22 a ingresso libero. Poi dovremmo ricominciare la stagione invernale a Mosso (via Mosso 3). Per conoscere tutti gli eventi consiglio però di seguire i nostri contatti social.