Steven Wilson torna alla carriera solista dopo “Closure/Continuation” dei Porcupine Tree con l’album numero sette. Un progetto di ampio respiro “The Harmony Codex” co – prodotto da David Kosten aka  Faultine che sfrutta le potenzialità  dell’audio spaziale prendendo titolo, spunto e ispirazione da una storia sci – fi contenuta in “A Limited Edition Of One”, il singolare libro / biografia uscito nel 2022 come lo stesso Steven Wilson ha spiegato in una lunga intervista concessa a Under The Radar Magazine disponibile qui e qui.

Credit. Hajo Müller

Un sound elegante e muscolare con la corposa presenza di tastiere e sintetizzatori modulari per un disco ricco di ospiti e collaboratori (Craig Blundell, Adam Holzman, Nils Petter Molvaer, David Kollar e Ben Coleman, Jack Dangers dei Meat Beat Manifesto, Sam Fogarino degli Interpol) che nella versione deluxe include anche “The Harmony Distortion” che re-immagina completamente l’originale tra remix, curiosità, tracce avventurosamente rielaborate. 

I sette minuti di “Inclination” dai ritmi tesi e marziali con la melodia affidata alla voce, la malinconica e autunnale “What Life Brings” e quell’evocativa parte di chitarra a cui SW ha dedicato appositi approfondimenti spiegandone ogni nota, il suono di “Economies Of Scale” (scritta insieme a Holzman) fragile ed elettronico sono un buon viatico. “Impossible Tightrope” è un esplosivo sovrapporsi di strumenti e atmosfere: i fiati, i break quasi jazz, il basso incalzante, il ritmo inafferrabile che muta, tace  e si risveglia.  

Tenacissime ballate come “Rock Bottom” affidata alla voce di  Ninet Tayeb e alla chitarra di Niko Tsonev, “Beautiful Scarecrow” che parte in sordina per poi lanciarsi in un finale animato, la riflessività della title track, la nostalgica “Time Is Running Out”, le audaci sperimentazioni ritmiche di “Actual Brutal Facts”, l’elettronica cupa e contaminata di “Staircase” completano un album curato e rifinito in ogni particolare. La realtà di “The Harmony Codex” è un viaggio sonoro affascinante e avvolgente, distopico e consolante che vive di vita propria.