Un convincente restart. Potremmo sintetizzare così il ritorno discografico di Francesco Motta. “La Musica E’ Finita”, infatti, è la ripartenza carismatica di un artista che ha mantenuto sempre (molto) alta la propria cifra stilistica. Il titolo del disco non deve fuorviare. “La Musica E’ Finita” è uno dei lavori più propositivi del cantautore toscano, prodotto magistralmente dal bravo Tommaso Colliva (Calibro 35, Phoenix, Diodato, tra gli altri). Parafrasando uno dei versi contenuti nella splendida open-track, “Anime Perse”, il quarto album di Motta è un disco “che taglia l’anima a mestiere“.

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Sono numerose le collaborazioni presenti all’interno dell’album. Da Francesco Bianconi (Baustelle) a Giovanni Tuppi, passando per Willie Peyote e Danno (Colle der Fomento). Tira un’aria nuova tra le sonorità del cantante pisano. La title-track, per esempio, si affaccia splendidamente dalle parti di un sound – simil industrial – che denota un utilizzo sapiente dei synths e, più in generale, di un’elettronica old school. I calzanti giochi di parole e le frasi taglienti da cui è composto il testo (scritto a quattro mani con il già citato Bianconi), invece, regalano al brano una veste ancor più luccicante. Sono trascorsi poco più di due anni dall’uscita di “Semplice” – album pubblicato da Motta nell’aprile del 2021 – eppure sembra essere passata un’eternità.

È come se la “posa” (intesa proprio come postura del corpo) assunta (metaforicamente) dall’autore de “La Fine Dei Vent’Anni”, desse le spalle al passato e andasse a puntare fieramente lo sguardo verso un futuro dalle tinte ancor più spumeggianti. Così come si evince, del resto, dalla bellezza indiscutibile di “Per Non Pensarci Più”, altro brano in cui la sfrontatezza delle liriche coadiuva – in maniera sublime – la raffinatezza degli arrangiamenti, trasportando l’ascoltatore in un mood contaminato da corposi oceani sonori. “Alice”, oltre a rappresentare una sorta di omaggio del cantante pisano verso sua sorella, è anche uno dei pezzi più belli del lotto. Lo spoken realizzato da Giovanni Tuppi sul finire del brano, poi, impregna la canzone di un’aurea ancor più poetica.

“Quello Che Ancora Non C’è” è la (magnifica) conclusione di un disco che va ascoltato dall’inizio alla fine per coglierne appieno tutta l’essenza. “La Musica E’ Finita” è un album che non solo segna l’ottima ripartenza di Motta, ma che rappresenta pure la conferma – semmai ce ne fosse stato bisogno – del talento cristallino di un autore che rifugge completamente dalle banalità degli standard della scena italiana. Il quarto disco dell’artista toscano è una delle opere più belle della sua discografia. Nonché uno dei lavori più convincenti, in chiave “It Pop”, dell’ultimo biennio. Ed il nostro voto “in pagella” non può che essere un meritatissimo 8.