Credit:; Mauro Talamonti

Si chiama “E’ inutile parlare d’amore” (Woodworm / distribuito da Universal Music Italia) il nuovo album di Paolo Benvegnù in uscita il 12 gennaio in digitale e il 19 gennaio in fisico.

Il disco, anticipato dal singolo “Canzoni brutte”, segue la pubblicazione dell’EP “Solo Fiori“, che è valso a Benvegnù un grande plauso da parte della critica e la presenza nella cinquina di finalisti delle Targhe Tenco 2023 nella categoria “Migliore canzone singola”.

Se quest’ultimo era una sorta di raccolta di racconti anticipatori, un cortometraggio possiamo dire, il nuovo album, spiega Benvegnù,

è un vero e proprio romanzo di formazione, la sceneggiatura di un film che nessuno girerà e di cui nessuno sentiva il bisogno. Ogni atto di costruzione gratuito, del resto, in un mondo intriso di pragmatismo e di volontà di posizione, è un atto inutile. Tutto ciò che non è visto è inutile. Nel pragmatismo post-moderno che viviamo, l’amore è inutile come guardare e donare fiori. Siamo schiacciati da altro. Aquiloni fermi a terra. Motori immobili. L’unica libertà, presente e futura, sta nell’inutilità. Dell’amare. Dell’essere. Più inutili si è, più si è liberi.

Tracklist

  1. Tecnica e simbolica
  2. L’oceano (feat. …)
  3. Pescatori di perle
  4. Marlene Dietrich
  5. Il nostro amore indifferente
  6. 27-12 (feat. …)
  7. Our love song
  8. Canzoni brutte
  9. In der nicht sein
  10. Libero
  11. L’origine del mondo
  12. Alla disobbedienza

Il lavoro uscirà in due versioni differenti

spiega Benvegnù

sul supporto Vinilico, che abbisogna di cambiare lato del supporto per ascoltare, ho pensato ad una narrazione adatta ad una sala da the, che ho denominato “Peach blossom’s cut”. È una versione più compatta, agile, in purezza. L’ideale per un pomeriggio invernale. La versione digitale, disponibile in forma fisica anche su Cd, è adatta ad un ascolto in automobile, ad una sessione di jogging, perfetta per una escursione in montagna. Contiene una narrazione più estesa, un finale con titoli di coda immaginifici. L’ho denominata Hidden Dragon’s Cut. L’ideale per un ascolto in assoluta continuità. Due formati ,con diverse caratteristiche, pensati per situazioni di vita diverse. Su misura per ogni esigenza.

Il nuovo lavoro discografico del cantautore-artigiano verrà anche presentato dal vivo e queste sono le prime date annunciate:

Sabato 20 gennaio 2024 – Glue – FIRENZE
Giovedì 8 febbraio 2024 – Hiroshima Mon Amour – TORINO
Venerdì 9 febbraio 2024 – Latteria Molloy – BRESCIA
Giovedì 22 febbraio – Monk – ROMA
Venerdì 23 febbraio – Arci Kalinka Dude – SOLIERA (MO)

I biglietti per i concerti di Torino, Brescia, Roma e Soliera (MO) sono già disponibili in prevendita. La data di Firenze è ad ingresso gratuito con tessera annuale. Per tutte le info: www.magellanoconcerti.it

Il singolo è un’ammissione disfunzionale, una resa all’improbabilità di raggiungimento, una vendetta formale contro il più bravo. Gli esseri umani non sono scatole da valutare solo per prestazione, ma sono corpi e sentimenti in urto. Da qui, una canzone per i poeti minori, per i linotipisti, gli addetti ai telegrammi, i carbonai, i venditori di ghiaccio secco. È l’ammissione di mediocrità di Salieri a Mozart ed al mondo intero, la rivincita di Robin su Batman, la magia di Anna che sovrasta Elsa, il ghigno beffardo di Pippo mentre porta a casa Topolino ubriaco. È una canzone per pittori misconosciuti, per i mediocri di ogni tempo, per gli incapaci di Eccellenza, per noi Very Normal People.